Perché non si deve lavare il pollo? Quali rischi sono legati al consumo non corretto di questa carne?
Insomma, tutti lo fanno, l’hanno fatto e lo faranno.
Lo fa la mia Mamma nella sua cucina. Lo faceva mia Nonna. Lo fanno le mie Zie e le mie Amiche prima di realizzare le loro ricette.
Lavare il pollo prima della cottura è un’operazione di routine eppure c’è chi dice che in realtà può essere nocivo per la nostra salute alimentare.
Perché mai?!? Perché il pollo può rappresentare un rischio per la salute?
E’ una questione di sicurezza alimentare appurata tramite appositi studi che hanno condotto a varie scoperte, tra cui il motivo per cui in alcune nazioni l’intossicazione alimentare in questione riesca ad essere più diffusa dell’escherichia coli.
Pare che il problema sia legato alla presenza di un germe: ‘campylobacter’.
Il pollo non diventa nocivo a causa del lavaggio, semplicemente è portatore di un bacillo che si elimina solo in cottura.
Allora come e perché può diventare dannoso per l’uomo?
Sic et simpliciter: a seguito del lavaggio, gli schizzi colpiscono a destra e a manca tutto ciò che circonda, provocando una contaminazione indiretta, potenzialmente dannosa.
La Food Standards Agency che ha diffuso questo studio, specifica che il pollo non deve essere lavato sotto acqua fredda, va conservato coperto o chiuso in un sacchetto dentro il frigo, tutti gli utensili a contatto vanno lavati accuratamente ed il pollo deve essere cotto perfettamente.
I sintomi dell’intossicazione? Crampi all’addome, diarrea, febbre e spesso vomito, per 2/5 giorni con effetti che possono protrarsi anche fino a 10 giorni prima di sentirsi meglio.
Quindi: prevenire è meglio che curare, pollo si, ma ben cotto e igiene e pulizia su ogni utensile venuto a contatto. Ricorda di cambiare e disinfettare spesso le spugnette per lavare i piatti e di disinfettare correttamente il tagliere e gli arnesi vari da cucina.