Una mamma, un bimbo T1 ed il suo barboncino, tra storie di vita, di creatività e pillole di diritto
come lavare i taglieri

Perché bisogna lavare i taglieri

Perché bisogna lavare bene i taglieri? Ma poi come disinfettarli per evitare la formazione di batteri? Carne bianca, carne rossa, pane, verdure, pesci e poi anche l’impasto della pizza, si può fare tutto nello stesso tagliere? Quali sono i rischi? Come si igienizzano i taglieri?

Il massimo sarebbe potersi dedicare un tagliere per ogni tipologia di prodotto, perché affettare l’arrosto dove lo abbiamo preparato da crudo non è del tutto igienico, malgrado il lavaggio.
Vero è che le case di oggi non permettono di collezionare spianatoie e taglieri come se non ci fosse domani, perciò ci sarà quello per il pane, quello per l’impasto e quello per tutto il resto.
Ma allora, come possiamo prevenire le malattie? Quali malattie?

Pensa all’escherichia coli, ma anche ad una più banale infezione intestinale che banale quanto può essere comporta pur sempre stress e salute che vacilla.
Ecco come intervengo sui miei.

Tagliere di legno:

  • lavaggio ad ogni utilizzo con detersivo naturale o di marsiglia. Poche gocce e una strofinata efficace con uno spazzolino che precedentemente metto a bagno nel bicarbonato. Lo spazzolino rimuove il cibo dalle fessure, per una pulizia più efficace. Risciacquo con acqua bollente riscaldata con il bollitore elettrico. 
  •  Faccio asciugare sempre il tagliere al sole, in balcone o sul termosifone nelle giornate fredde e piovose per evitare le muffe;

Inoltre:

  • ho uno spruzzino colmo di aceto bianco che irroro sul lavello, il porta-posate e sulla superficie del tagliere. Lascio agire per 30 minuti circa, per poi risciacquare in acqua bollente. L’aceto ha un potere disinfettante limitato.
  • Per eliminare i germi in maniera più profonda è necessaria un’azione ancora più forte. Mi viene in aiuto un prodotto che a casa non può mancare tra cucina e lavatrice: il bicarbonato che comunque non elimina totalmente i rischi. In un bicchiere mischio: un cucchiaio di bicarbonato, un cucchiaio di sale grosso e il succo di un limone. Il risultato deve essere una pasta grossolana facile da stendere sul tagliere, a cui possiamo aggiungere un goccio d’acqua per renderla più fluida. Lascio agire questo composto per circa mezz’ora dopo averlo strofinato con la metà del limone spremuto. Risciacquo con acqua bollente riscaldata con il bollitore elettrico e faccio asciugare al sole. In alternativa alla pasta possiamo utilizzare il sale grosso da strofinare con due mezze parti di limone. 
  • Non utilizzo la candeggina il cui potere disinfettante è incontrastato. Non la uso poiché il legno assorbe e il rischio intossicazione è alto, ma in casi estremi (con carni selvatiche, pesce e pollami) può scappare anche una goccia.

Tagliere di plastica: in realtà non lo amo, malgrado qualcuno lo ritenga più igienico di quello di legno. Comunque lo uso.

  • Non ho la lavastoviglie che igienizza profondamente, perciò devo arrangiarmi a mano.
  • La difficoltà maggiore è rimuovere i residui dai piccoli tagli causati dai coltelli. Anche in questo caso in genere evito la candeggina che da un lato ha un’azione battericida, di converso non si rimuove facilmente dalle stoviglie comportando l’ingestione di residui dannosi per il nostro fisico e soprattutto per quello dei più piccini che impiega più tempo per espellere eventuali elementi tossici.
  • Per la pulizia profonda mi rivolgo sempre ad aceto, bicarbonato, sale e limone. Il sale grosso strofinato con un panno di cotone bianco (umido) o del limone aiuta a pulire le fessure. La soluzione di limone bicarbonato e aceto mi aiuta a eliminare i germi. Risciacquo con acqua bollente riscaldata con il bollitore elettrico e lascio asciugare al sole.

E Tu? Quali rimedi efficaci usi? 

I rimedi sopra specificati rappresentano sistemi casalinghi. Per un’igiene sicura si consiglia la sostituzione dei taglieri o l’utilizzo di prodotti disinfettanti specifici. Si consiglia di effettuare una prova su un angolo per testarne potenziali danni, lontano dagli occhi e dalle manine dei bimbi.