Mi chiamo Mal di Ventre o Malu Entu. Anche se nelle mappe storiche sono stata rinominata anche “Coscia di Donna”, comunque voi mi chiamiate sono un angolo di paradiso protetto, tappa imperdibile per gli amanti della Penisola del Sinis, ovvero quella lunga penisola di costa di Sardegna bruciata dal sole che profuma di elicriso e finocchetto. Quella che i colori del mare sono così indescrivibili da lasciare senza fiato mentre lo sguardo si perde fino all’orizzonte. Un orizzonte che spesso incornicia il rosa dei fenicotteri che volano maestosi e leggeri, ignari di quei nasi all’insù che osservano rapiti da una bellezza selvaggia e disarmante. La bellezza di una costa connotata da una storia lunga che puoi amminare passo dopo passo da Cabras con le sue torri spagnole, passando per Tharros, fino a quest’isola, di cui si narrano storie di pirati e conquistatori, patrimonio della nostra Italia.
Ma cosa significa Mal di Ventre? Probabilmente si tratta di una traduzione errata dal sardo Malu Entu (cattivo vento) collegata a quel vento fortissimo che plasma le chiome degli olivastri e che batte la Sardegna per giorni. Un vento che si chiama maestrale. Un vento che rende il mare particolarmente agitato e durante il quale è possibile trovare riparo in altri angoli della costa dove la tempesta lascia il posto ad un mare calmo e piatto dove tutto tace. In base ad alcuni cenni storici risultanti da vecchie mappe pare che nel 1300 l’isola fosse chiamata “Colfia di doana” ovvero coscia di donna.
Qual è la storia di quest’Isola? Mal di Ventre è un lembo di terra che annovera frequentazioni fin dal neolitico, in considerazione del ritrovamento di alcuni reperti archeologici, quali frecce. Tra l’altro qui è presente l’unico nuraghe di tutte le isole minori, i cui resti sono visitabili. Qui è presente anche una casa diroccata i cui resti si fanno risalire al II secolo d.c. Infine, degni di nota sono i resti delle imbarcazioni di varie epoche che sono affondati nei suoi dintorni.
Dove si trova di preciso Mal di Ventre? Siamo immersi nel Mar di Sardegna, a 9 km di mare dalla terra ferma dell’Isola di Sardegna. Mal di Ventre è situata all’interno dell’Area Marina Protetta Penisola del Sinis Isola di Mal di Ventre, nel Comune di Cabras.
Come raggiungere l’Isola di Mal di Ventre? Abbiamo prenotato l’imbarco in gommone bimotore, che viene effettuato dalla spiaggia di Mari Ermi in orari diversi della giornata. Abbiamo prediletto la prima partenza, per godere della pace di un’isola ancora deserta, da visitare con tranquillità in lungo e largo nel corso delle ore meno calde. Il costo del transfer è di € 25 andata e ritorno, con prezzi ridotti per i bambini di fascia d’età 8 anni (15 euro) e gratis fino a 2 anni.
L’Isola è interamente visitabile? Sì, l’Isola di Mal di Ventre, totalmente disabitata e priva di servizi, può essere visitata in ogni angolo. Alcune aree però sono inibite alla balneazione. Nello specifico, l’Isola ha 3 livelli diversi di protezione: A,B,C. La zona A è di riserva integrale. Zona B di riserva generale. La zona C di riserva parziale ed ogni zona ha un grado diverso di tutela ambientale che tiene conto anche di queste aree. Il consiglio è di seguire le indicazioni dello skipper perché non è sempre facile raggiungere un’estremità dell’isola dall’altra. La vegetazione è bassa e l’isola ha un’estensione in lunghezza alle estremità ed in larghezza al centro.
Cosa portare con sè? Sicuramente calzature adatte per l’escursione, acqua, viveri, ombrellone e protezione. L’isola è disabitata e priva di servizi, pertanto è bene prevedere qualsiasi esigenza, soprattutto in presenza di bambini. E sì, purtroppo la connessione è presente, contrariamente a quanto ricordavo io dall’ultima escursione fatta qui. Il mio consiglio è però: godetevi questo luogo unico. Una volta scesi dal gommone, riaccendete il telefono.
Quando andare all’Isola di Mal di Ventre? Al posto vostro eviterei i fine settimana e opterie per le prime escursioni dell’anno, nei mesi meno affollati perché ad agosto, malgrado i 9 km di distanza, l’Isola sarà talmente affollata da perdere parte del suo fascino. Ecco perché comunque consiglio di prenotare i primi trasnfer della mattina.
Posso portare i bambini? Sì. Io e Mattia l’abbiamo visitata tutta. Consiglio delle ciabattine chiuse per evitare pietre e spine tipiche della macchia mediterranea.