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Tonno in scatola: quale scegliere, zone FAO, metodi di pesca

Per acquistare consapevolmente dobbiamo imparare a leggere le etichette, incluse quelle del tonno in scatola o in vasetto che per legge devono indicare la zona FAO di pesca. Perché è importante capire in quale mare il tonno è stato pescato? Perché dobbiamo capire se la pesca di quel marchio è sostenibile? Perché è preferibile acquistare pesve fresco e tonno in scatola proveniente dai nostri mari?

Il tonno in scatola è un alimento versatile ricco di Omega 3 che non manca mai nelle nostre dispense per un’ insalata, un sughetto veloce e sfizioso, la pizza o le polpette, come anche per le verdure ripiene o una spaghettata aglio, olio e tonno.
Eppure, la scelta della scatoletta di tonno giusta non è trascurabile. Dal mare al peschereccio, fino al vasetto o alla scatoletta, la tracciabilità, la sostenibilità, il metodo di pesca sono elementi fondamentali per garantirsi qualità e salute.

Ecco perché buona parte di noi, davanti allo scaffale del supermercato non si limita ad acquistare il meno caro, ma si chiede: tonno in scatola, quale scegliere? Come leggere l’etichetta? In quale zona FAO è stato pescato?

Imparare a leggere l’etichetta è facile e soprattutto garantisce una scelta consapevole. E questo aspetto è fondamentale a prescindere dal tipo di alimento acquistato.
Nel settore della conservazione del tonno, poi, buona parte delle insegne maggiori si stanno impegnando in scelte sostenibili, acquistando da pescherecci che prediligono la pesca all’amo, evitando le FAD.
Ma non è tutto qui! Non sempre è facile capire da dove proviene il tonno che portiamo a tavola, ci sono però delle Aziende che sulla confezione specificano, oltre al lotto di provenienza, anche la zona FAO. Capire dove il tonno viene pescato equivale a dire: sono consapevole che non proviene da zone altamente inquinate.

tonno in scatola quale scegliere
tonno in scatola quale scegliere

Quali sono le zone FAO di pesca?
Le principali zone di pesca del del tonno sono: l’Oceano Pacifico con la FAO 71, 77, 81, 87. In Oceano Indiano abbiamo FAO 51 e 57. In Oceano Atlantico abbiano le zone FAO 31,34, 41, 47.

  • ZONA FAO 21 ovvero Atlantico nord-occidentale
  • ZONA FAO 27 ovvero Atlantico nord-ortientale
  • ZONA FAO 27 IIID ovvero Mar Baltico
  • ZONA FAO 31 ovvero Atlantico centro-occidentale
  • ZONA FAO 34 ovvero Atlantico centro-orientale
  • ZONA FAO 41 ovvero Atlantico sud-occidentale
  • ZONA FAO 47 ovvero Atlantico sud-orientale
  • ZONA FAO 37.1, 37.2, 37.3 ovvero Mar Mediterraneo
  • ZONA FAO 37.4 ovvero Mar Nero
  • ZONA FAO 51 E 57 ovvero Oceano Indiano
  • ZONA FAO 61, 67, 71, 77, 81, 87 ovvero Oceano Pacifico
  • ZONA FAO 48, 58, 88 ovvero Mar Atlantico
  • ZONA FAO 18 ovvero Mar Artico

Quali zone FAO sono da evitare per l’alto tasso di inquinamento? Sicuramente: FAO 61, 67, 71 nell’Oceano Pacifico. In particolare si ricorda che FAO 61 e 71 sono altamente inquinate a causa del disastro di Fukushima. Andrebbero evitati poi i tonni dell’Atlantico zona nord-est e del Golfo del Messico.

Quale zona di pesca è la più pulita? Sicuramente la FAO 27 e 37 ovvero il mar Mediterraneo.

Quali informazioni dobbiamo leggere sulla confezione? Tipologia di tonno pescato (pinne gialle o striato), metodo di conservazione (all’olio d’oliva o al naturale), zona di pesca e soprattutto ingredienti (tonno, olio e sale nelle confezioni di qualità). Inoltre, è bene cercare di capire i metodi di pesca che devono essere i meno distruttivi possibili. I marchi che si affidano a pescherecci locali che pescano a canna sono indubbiamente i più affidabili.

Cosa significa peso sgocciolato? Altro aspetto da verificare in fase d’acquisto è il peso del contenuto della scatoletta. Inutile negarlo: alcuni marchi vendono tonno completamente sfilacciato, in altre scatolette troviamo il filetto compatto e rosa. Il peso sgocciolato è il peso reale del tonno, senza liquidi (ex. olio d’oliva). Il tonno poco cotto ha un peso superiore rispetto a quello che segue un processo di cottura diverso, in quanto trattiene i liquidi.

Cosa significa metodo di pesca con FAD? I FAD ovvero Fishing Aggregative Devices sono dei metodi di pesca usati per massimizzare la resa della pesca del tonnetto striato. Questa metodologia di pesca è invasiva perché oltre a catturare il tonno striato in branchi, cattura anche esemplari piccoli di tonno pinne gialle ed altre specie, con gravi danni alla sostenibilità.

Perché dobbiamo prestare attenzione al tonno che acquistiamo? Perché questa tipologia di pesce può contenere alte dosi di mercurio ed ulteriori agenti inquinanti, presenti nel suo grasso. C’è da dire però che il tonno fresco ne ha un tasso più elevato rispetto a quello in scatola, come anche il tonno piccolo ha contenuti inferiori perché il metilmercurio tende ad accumularsi nei pesci di grossa taglia.

Qual è la differenza tra tonno pinne gialle e tonno striato? Sono solo 2 delle specie di tonno più pescate e consumate. Il più pregiato tra i tonni è il rosso. Il tonno striato è il più pescato in assoluto. Il pinne gialle invece è quello più usato dall’industria conserviera per via delle sue proprietà organolettiche.

Infine, un opuscolo del Ministero della Salute intitolato “ecco perché mangi pesce sicuro” che contiene un vadevecum completo ed illustrato (adatto anche ai bambini) dedicato alla pesca, all’acquisto e al consumo del pesce.

Non sussiste nessun rapporto commerciale con aziende specializzate nella lavorazione del tonno o del pesce in generale. Questo articolo non ha scopo promozionale.