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Parafrittus o frati fritti sardi -ricetta

Lo senti quel profumo? Sono i parafrittus di Sardegna.
Che voi li chiamiate parafrittus o frati fritti, una cosa è certa: queste ciambelle fritte che da sempre regnano tra i dolci del carnevale, sono buonissime!
Le ricette dei parafrittus sono tantissime, forse nemmeno si conosce l’originale. Ogni casa ha la sua versione. In ogni famiglia c’è un piccolo segreto che può essere la lievitazione o il limoncello oppure la grappa anziché il filu e ferru oppure la margarina allo storico strutto.
Su un aspetto, però non si transige: i frati fritti devono avere la riga, quella che esce solo se la lievitazione è perfetta. Oltre alla ricetta dell’anno passato, ecco una nuova versione.

Ricetta per circa 10/12 fatti fritti

  • 270 g di farina 00
  • 250 g di farina di manitoba
  • 65 g di zucchero
  • 2 uova
  • 40 g di strutto
  • 200 ml latte + eventuale da aggiungere
  • scorza grattugiata di 1 limone e 1 arancia bio
  • 1/2 bicchiere o 1 bicchierino da liquore di limoncello oppure grappa
  • 1 pizzico di sale
  • circa 10 g di lievito fresco
  • 1 cucchiaino di lievito per dolci (quello nella classica bustina)

Procedura:
1) intiepidire il latte e sciogliere il lievito di birra con l’aggiunta di un cucchiaino di zucchero.
2) Nella planetaria sistemare lo zucchero e le uova e lavorare fino ad ottenere un composto bianco e spumoso.
3) Aggiungere le farine setacciate, un pizzico di sale e avviare la planetaria a bassa velocità.
4) Aggiungere a filo la soluzione di lievito.
5) Con la planetaria sempre in movimento, unire prima lo strutto, poi il liquore e la scorza di agrumi. Aumentare la velocità.
6) Aggiungere ad ultimo il lievito in polvere.
7) Lavorare per 1 o 2 minuti a velocità massima.
8) A questo punto, verificate la consistenza dell’impasto che non deve essere appiccicoso, ma nemmeno asciutto. Devi sentirlo morbido e lavorabile. Se necessario aggiustare con un goccio di latte se troppo asciutto o con un cucchiaio di farina se troppo umido.
9) Rimuovere l’impasto dalla planetaria. Trasferirlo in una scivedda tipica della Sardegna o in alternativa in un contenitore di plastica o di legno. Chiudetelo all’interno di un sacchetto gelo.
10) Lasciate lievitare fino al raddoppio (circa 3/4 ore) sotto un plaid leggero, ma caldo. Personalmente ho trovato l’equilibrio perfetto con una copertina in piuma d’oca.
11) Prendere l’impasto, stenderlo sulla spianatoia e con l’aiuto di una scodella dalla bocca ampia tagliare le forme circolari. Con una tazzina da caffè dalla bocca piccola ritaglio il foro centrale. Altrimenti utilizzate i classici coppapasta.
12) Coprite i parafrittus con un canovaccio pulito.
13) Fate lievitare 30/45/60 minuti e fino a che non si gonfiano nuovamente.

Frittura:
1) Prendere una casseruola dal fondo alto, aggiungere l’olio per frittura e portare ad una temperatura di 170° circa.
2) Attenzione l’olio deve essere caldo, ma la fiamma medio/bassa.
3) Immergere una ad una le ciambelle e all’improvviso le vedrete gonfiarsi a dismisura.
4) Se la lievitazione è avvenuta in maniera perfetta, allora si forma la classica riga, rigirandola per la cottura dall’altra parte.
5) Scolarli su carta assorbente e passarli nello zucchero.

Attenzione: i parafrittus non richiedono lunga cottura. Controllate il fondo che non si stia bruciando, è una questione di secondi e di potenza del gas. Potete anche bagnare la superficie fuori con l’olio aiutandovi con un cucchiaio, ma in questo caso, non otterrai la classica riga.