Una mamma, un bimbo T1 ed il suo barboncino, tra storie di vita, di creatività e pillole di diritto
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Cosa vedere a Roma in un giorno

Roma non è lontana dall’Abruzzo, dista circa 200 km di autostrada eppure tante volte ci ripromettiamo di dedicare una gita giornaliera alla Città eterna e altrettante rimandiamo.
E’ successo così anche quest’ultima. Abbiamo rinviato di sabato in sabato a causa del tempo, fino a che non ci siamo decisi e abbiamo prenotato i biglietti dell’autobus.
Si, andiamo a Roma in bus e facciamo così perché è un sistema per risparmiare ed è di gran lunga più comodo: zero stress da parcheggio, niente strombazzamenti per il traffico caotico e non rischiamo di entrare in zona ZTL come accaduto quando ci siamo recati per un mio colloquio di lavoro, con tanto di contravvenzione recapitata a casa.
Visitare la capitale è sempre un’esperienza diversa, insomma, è come se ci si torna per la prima volta, perciò spesso le domande che ci poniamo sono: cosa vedere in una sola giornata a Roma? Con un bimbo al seguito e le file lunghissime, in 6/7 ore certo non possiamo pensare di visitare San Pietro. Quanto costa andare a Roma? Noi abbiamo speso 40 euro di viaggio in 3. In quali giorni è preferibile andarci? Dove mangiare? Dove fare la pipì?

Altare della Patria
Altare della Patria

Iniziamo con la prima domanda: come abbiamo raggiunto Roma da Pescara? Ho prenotato i biglietti telefonicamente e abbiamo speso 20 euro per andata e ritorno (spesa complessiva per 2 adulti + 1 bambino = 40 euro) con l’operatore più economico, i cui biglietti hanno prezzi standard a prescindere dal giorno in cui si prenota. Mattia non paga, ma comunque il posto a  sedere per lui viene confermato.
Siamo partiti dalla Stazione Centrale di Pescara, dopo aver parcheggiato l’auto nel piazzale antistante (2 euro 50 per l’intera giornata).
Abbiamo viaggiato con un autobus comodo e confortevole, alla giusta temperatura. Il bus era a due piani, con WIFI free, caffè e caramelle offerte dal personale gentilissimo. Direi che il cliente viene coccolato e la verità è che qualche volta preferisco volare per la Sardegna da Fiumicino, solo per viaggiare con loro, anziché con altre compagnie che coprono la tratta per Ciampino.
Con chi viaggiamo? Di Carlo Bus
che garantisce il miglior rapporto qualità prezzo.

Cosa portare sull’autobus per un bimbo piccolo? Il viaggio ha una durata tra le 2 e le 3 ore in base al traffico. Consiglio di scegliere la fila con il finestrino lato strada, in modo da distrarlo tra auto, moto, camion e camper che ci superano. I posti a sedere hanno il caricabatteria per il telefonino, perciò portate la presa usb. La wifi è free ed è utile per guardare qualche video su youtube. Pennarelli e libro da colorare possono essere utilizzati sfruttando i tavolini sul sedile anteriore. Senza dimenticare uno zainetto con viveri di conforto, comprese salviette igienizzanti, e il viaggio vola senza accorgercene. Se, invece, non volete optare per la fila lato strada, allora consiglio i posti a sedere opposti con alle spalle la seconda porta di accesso al bus e situati sopra il wc. La comodità è poterli reclinare anche con autobus a pieno carico.
Aspetto non trascurabile con i bimbi: è disponibile un wc.

Dove scendiamo? Da Pescara si arriva alla Stazione Bus Tiburtina, luogo in cui è bene tenere alta l’attenzione e vigilare sui bambini, oltre che sui beni personali. Fronte Stazione Bus Tiburtina, passando sotto i cavalcavia, si arriva alla stazione dei treni e alla metropolitana.

Emergenza pipì? Non problem, evita i bagni della Tiburtina e dirigiti alla stazione, passando per le scale mobili e scendendo di un piano (sullo stesso piano del giardino interno, accanto alla parafarmacia), ti ritroverai davanti delle toilette. Sono a pagamento: 1 euro a persona, ma il bimbo entra in braccio a mamma o papà. Questi bagni sono presidiati e puliti in maniera costante e ti stupirai per ordine e pulizia. Te li consiglio sia per le emergenze dei bimbi che dei grandi. Inoltre sono presenti basi d’appoggio per il cambio.

Dove andiamo? La linea della metropolitana che transita per la Tiburtina è la B, i cui due capolinea sono: Rebibbia da un lato e Lauretina dall’altro.

Dove acquistare i biglietti per la metro Roma? Tra biglietterie elettroniche e edicole, puoi acquistarli ovunque. Un consiglio: abbiamo optato per due biglietti giornalieri o meglio Roma H 24 per un importo totale di 14 euro. E’ una spesa inutile e non ricordavo che ogni volta usiamo la metropolitana solo per arrivare a San Pietro e tornare alla Tiburtina per riprendere il bus. Il centro di Roma e i monumenti più importanti sono raggiungibili comodamente a piedi. Se non avete esigenze particolari, consiglio il biglietto integrato a tempo (100 minuti)Mattia non paga.

Cosa vedere in 6/7 ore a passeggio per Roma? Se andate per vedere una mostra specifica, per un evento X è un conto, ma se trattasi di passeggiata di svago, allora sappiate che nelle giornate festive è letteralmente impossibile accedere direttamente alla Cupola, alle Tombe dei Papi o nella stessa San Pietro, al Colosseo, come anche a Castel Sant’Angelo, causa code estenuanti. Esistono dei metodi salta coda, soprattutto a San Pietro dove ieri partiva da una parte all’altra del colonnato e si prospettavano ore e ore di fila. Questi sistemi li offrono i tantissimi (troppi) addetti che cercano di abbordare i turisti, naturalmente a pagamento. Ad ognuno la scelta, ma state attenti!

Il nostro itinerario è stato:

  • Metro B fino alla stazione Termini, dove abbiamo preso la metro A per scendere a Ottaviano e in pochi minuti siamo arrivati in Piazza San Pietro. Qualche fotografia, la consapevolezza che una fila chilometrica non è consigliata con un bimbo e ci siamo diretti a piedi verso Castel Sant’Angelo. Anche qui visite aperte al pubblico. Al mattino la fila è accettabile, il pomeriggio è da evitare. Attraversato il Tevere, ci siamo diretti a piedi verso la Piazza Navona e successivamente per la Fontana di Trevi, dove abbiamo fatto sosta in un supermercato (non è l’unico) con prezzi assolutamente nella norma, per acquistare un frutto, acqua e delle pizzette bianche da sgranocchiare per strada.
  • Tappa successiva è la Fontana di Trevi. Anche qui una quantità di persone impressionante, ma tutte ammassate frontalmente frontalmente, senza possibilità di muoversi. Se siete furbi e vi dirigete ai lati, potete raggiungere il bordo fontana senza slalom e sostare quanto desiderate, tra l’altro con accanto il presidio dei militari.
  • Dalla Fontana di Trevi abbiamo raggiunto l’Altare della Patria e anziché dirigerci verso i Fori ed il Colosseo, siamo andati a pranzo in un ristorante che non ci delude mai!

Dove mangiare a Roma? Noi andiamo da Pastarito, in Via IV Novembre, abbiamo speso 34 euro per un menù bimbo con pasta, bibita e gelato; una porzione grande di amatriciana; una pizza buonissima e non sottilissima come in altre pizzerie romane; due 0.30 di birra ed un caffè. Il servizio è velocissimo, il locale è grande, il personale gentile, la wifi è gratuita e il proprietario ancora prima di farci pagare ha desiderato sapere se ci fossimo trovati bene. In alternativa, tra Trastevere, Piazza Navona e la Fontana di Trevi abbiamo trovato svariate trattorie con menù a 12 euro circa (primo, secondo e acqua o antipasto, pizza e bibita). Altrimenti nel quartiere Testaccio c’è Al Velavevodetto con un rapporto qualità/prezzo ottimo!

  • Dal Ristorante si sale al Quirinale in pochi minuti, altrimenti si fa dietro front e si passa davanti al Museo delle Cere. Al lato opposto della strada un grande negozio di giocattoli al cui esterno c’era un Pinocchio che si faceva fotografare con i bimbi.
  • Abbiamo raggiunto l‘Altare della Patria, al cui interno è presente un museo che abbiamo avuto la fortuna di visitare anni fa. Due passi per i Fori Imperiali, in parte accessibili direttamente e poi il Colosseo e anche qui le file sono lunghissime, oltre ai dintorni transennati per i lavori di realizzazione della nuova metropolitana.
  • Siamo tornati indietro e ci siamo goduti un gelato da Venchi, in Via del Corso, e anche qui abbiamo fatto la coda. Poi due passi per la Galleria Alberto Sordi, dove è disponibile un bagno per l’emergenza pipì dei bambini e non solo. Al lato opposto della strada, poco più avanti ecco Piazza Colonna dove la Colonna di Marco Aurelio, osserva Palazzo Chigi.
  • Abbiamo proseguito per Piazza di Spagna, passando davanti alle boutique luxury stranamente vuote, in un sabato sera che generalmente è di shopping. Non siamo saliti a Trinità dei Monti. Ci siamo seduti su un gradino e mentre Mattia giocava abbiamo respirato qualche minuto di mondanità romana.
  • Da Piazza di Spagna abbiamo preso la Metropolitana per tornare in Tiburtina.

Consigli:

  • passeggino obbligatorio.
  • Scarpe comode e abbigliamento a cipolla, perché quando il sole fa capolino tra le nuvole, si sente maggiormente il caldo e Roma è calda.
  • Massima attenzione in metropolitana. In Piazza di Spagna è ripartita chiudendomi tra le porte, si è riaperta per pochi secondi e ha lasciato me a terra, mentre è partita con mio marito ed il bimbo, malgrado abbiano tentato di riaprire le porte. Fortuna vuole che in metropolitana il telefono riceva, ma rimane lo stress che ho accumulato per la preoccupazione.
  • Se avete tempo, non dimenticate: la Bocca della verità.
  • Non è necessaria una piantina della Città, è sufficiente seguire i cartelli e la folla.
  • Se riuscite, evitate l’acquisto del Roma Pass o l’H24 che a noi è risultato superfluo al 100%. Ci siamo mossi a piedi per l’intera giornata.
  • Per la Villa e la Galleria Borghese è preferibile fare il biglietto online.
  • Se arrivate in Tiburtina in anticipo rispetto alla partenza, allora portate i bimbi alla Stazione dei Treni. Vedere la Freccia Argento e i treni Italo li entusiasmerà senza ombra di dubbio e vi dirò che anche noi ne siamo rimasti affascinati!

La nostra gita è finita e sai quanto abbiamo speso? 40 euro di viaggio + 14 di metro spesi male + 34 di pranzo per una giornata da rifare!