Se chiudo gli occhi mi torna in mente quel giorno.
Erano gli ultimi anni di università e i legami, quelli veri, quelli forti li ho portati con me.
In una vita con gli scatoloni in mano, dove casa era tale per 3, 4 e qualche volta 5 anni, ad ogni trasloco si faceva la cernita di ciò avrebbe dovuto/potuto seguirci.
Quaderni, vecchi libri, scartoffie inutili erano destinati al macero, perché dentro quelle scatole finiva solo ciò che era veramente importante.
E tra quei bauli, i mobili impacchettati, le valigie e quella porta che si chiudeva per l’upgrade successivo, rimanevano incastrati i ricordi e gli affetti, quelli veri, quelli che con il tempo non si sono persi per strada, che qualche volta dimentichi, ma che quando risenti è come se non ci fosse mai stato quel muro temporale a separarci.
Si cresce, si cambia, qualche volta ci si crea una corazza, qualche volta si sente il peso degli anni, ma un aspetto è indubbio: il profumo ed il sapore della ricetta di questa torta di piselli è legata a colei che più di tutti riesce a farmi ridere anche quando vorrei mandare a quel paese tutti.
Si, Lei, l’Amica di sempre e la torta di piselli della sua dolcissima Mamma che ho gustato in quella casa di Paese, tra sorrisi e ricordi.
Ingredienti per 4 persone:
- 500 g di piselli
- 1/2 cipolla
- 3 uova
- 1 manciata di parmigiano grattugiato
- 1/2 cucchiaino di zucchero
- 1 cucchiaino di sale
- latte q.b.
- pane grattugiato q.b.
- olio, sale e noce moscata
Procedura: rosolare la cipolla in abbondante olio. Aggiungere i piselli e 1 bicchiere d’acqua. Chiudere la pentola a pressione e cuocere a fuoco medio/basso, per 10/15 minuti dal fischio. Lasciar raffreddare i piselli. In una ciotola unire i piselli, le uova, il parmigiano, zucchero, sale, noce moscata, latte e un cucchiaio di pane grattugiato. Foderare una tortiera con della carta forno precedentemente appallottolata e inumidita e stendere l’impasto.
Spargere sulla superficie il pane grattugiato e infornare a 180/200° per 30 minuti. Questa torta è ottima calda o fretta ed è un’ottima soluzione da portare con se anche nei picnic estivi.
Buon appetito!
A questo piatto
ho abbinato un bicchiere di
Agate delle Cantine Pepi,
un frappato
delle Terre di Sicilia
dal colore rosso vivivo
e persistente
e dal profumo intenso.
E’ un vino
con sentori di frutti rossi,
armonico e tenue in bocca.
Agate dà il meglio se servito a 16/18 °C.