Una mamma ed un bimbo tra storie di vita, di creatività e pillole di diritto

Ricette di Sardegna: le Pardule

ricette di SardegnaAria di Pasqua e se la Sardegna è lontana, che si fa?!?
Si porta una ventata di profumi tipicamente Pasquali direttamente qua, in Terra d’Abruzzo.
Ed ecco che Mamma & Nano, Pasticceri Pasticcioni tornano all’attacco, con la cucina che è un vero casino: farina ovunque, ciotoline sparse, mattarello sulla sedia, tagliere non si sa dove… ma perlomeno ci siamo Super Super divertiti!!! 🙂 Su questa ricetta il contributo di Mattia è stato importante, poiché impasto e farcia sono a cura del Piccolo di casa e vi dirò che le mini parduline per Lui sono uscite belline belline.

Che dite? procediamo?

Ingredienti per il ripieno:

  • 600 g di ricotta di pecora
  • 3 uova grandi
  • 1 bustina di zafferano in polvere
  • 150 g di zucchero
  • 1 arancia bio
  • 1 limone bio
  • 2 cucchiai di farina per dolci (senza lievito e aggiunte)

Ingredienti per la pasta:

  • 250 g di farina per dolci
  • 200 g di semola rimacinata
  • 2 cucchiai di strutto
  • acqua calda q.b.

Guarnitura:

Prepariamo la farcia: con un mestolo di legno o l’impastatrice (frusta) amalgamare ricotta e uova. Aggiungere lo zucchero e lo zafferano, continuando a mescolare. Grattugiare la buccia del limone e dell’arancio. Se la farcia risulta eccessivamente liquida, aggiungere 2 cucchiai di farina che daranno maggiore densità al tutto.

Prepariamo la pasta: sulla spianatoia con l’impastatrice (gancio) unire farina, semola e strutto. Per aiutare l’impasto ad ammorbidirsi, aggiungere a filo acqua calda fino a renderlo morbido, liscio e non appiccicoso. Far riposare per circa un’ora.

Prepariamo le pardule: stendere la pasta non troppo sottile e con un bicchiere a bordo fine e bocca larga ritagliare dei dischi. Prendere un disco di pasta in mano e chiudere leggermente il pugno. Mettere un cucchiaio di impasto di ricotta al centro del disco e chiudere 5 angoli con i polpastrelli delle dita. Attenzione: il bordo deve essere alto e gli angoli sigillati bene. Non riempite eccessivamente perché in cottura la pardula rischia di appiattirsi.

Infornare a 170° per circa 40/50 minuti.

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>Come si usa dalle mie parti, servire con una colata di Mielbio Arancio per un sapore più dolce o di Montagna per un retrogusto più resinoso, direi di montagna.

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Che dite? Ci fate compagnia o no?