Hai oggetti inutilizzati? Come rivenderli?
Se apro l’armadio della cameretta e come nei cartoni animati, mi ritrovo letteralmente schiacciata da una marea di oggetti! Riesco a sfuggire alla valanga e la osservo: set di radioline, scalda biberon, 9 giubbini, scarpine, set fondue, quadro con gli angeli, base 3 ante, mobiletto, scarpe uomo mai indossate, etc. etc.
Il fatto è che il matrimonio e la nascita di un bimbo sono fonte di accumulo seriale, così tra una cosa e l’altra credo di avere in casa svariate centinaia di euro impolverate che aspettano di essere spese.
Osservo, miro e rimiro e penso ad Elena. L’idea di questo post mi è venuta leggendo l’ultima fase del metodo Konmari, di Idee per Sharing.
Elena è fonte di ispirazione e outing con la sua essenza ordinata e precisa. La definirei l’opposto rispetto a Me: scapestrata, perennemente incasinata ed affannata! L’ultima fase del riordino della vita di Elena prevede l’eliminazione “degli oggetti misti” e presa da questa operazione, ci ha spiegato come li ha monetizzati e da qui nasce il mio vadevecum.
Ma come e dove rivendere elettrodomestici mai utilizzati, regali di matrimonio mai scartati, completini bimbo mai utilizzati e scarpette firmate semi nuove? Ecco 5 modi per monetizzare gli oggetti a noi superflui:
- gruppi Facebook dedicati a scambio/vendo/regalo merce per città/provincia/regione. Fotografate l’oggetto mettendolo bene in evidenza, scrivete un annuncio chiaro e pubblicatelo. Fate attenzione ai profili falsi, siate chiari nella fase di trattativa e fissate un luogo di scambio pubblico, dove vi recherete accompagnati. Non fatevi raggiungere a casa, evitate problemi e se l’oggetto è ingombrante (un mobile, una poltrona, etc.) riponetelo in un garage per evitare visite indiscrete in casa.
- Annunci su portali come Subito.it, kijiji, eBay, Bakeca, Vivastreet. Ebay applica una commissione sulla vendita, pari al 9% circa. Nell’annuncio precisa i costi di spedizione e richiedi il pagamento anticipato o in contrassegno. Per capi e accessori firmati, potete usate anche portali come PrivateGriffe.
- I mercatini dell’usato stanno prendendo piede. In alcune città si possono trovare in pieno centro e sono organizzati come veri negozi per bimbi, in cui l’usato è quasi pari al nuovo o addirittura mai scartato. Se optate per questo sistema, dovete sapere che spesso la merce viene trattenuta in supervisione e dopo una cernita, il negoziante provvedere a fare un offerta. All’importo della vendita andrà scorporata la percentuale spettante al titolare del mercatino. Un consiglio: prima di portare gli oggetti al mercatino, passate per una visita e chiedete informazioni sui costi del conto deposito.
- Mercatini della domenica/hobbisti/etc. dove mettere in vendita borse e capi di un certo livello, ma anche ogni altro oggetto interessante. Attenzione, non tutti questi mercatini sono liberi, verificate con l’organizzazione costi di partecipazione e regole.
- Se devi liberare una cantina, un’abitazione o una soffitta verifica la presenza di “svuotatutto” nella tua città. Si tratta di persone o società che valutano lo stato dell’accumulo e se interessati vuotano in cambio degli oggetti.
I miei consigli:
- annunci online, aste, gruppi Facebook: specificate i difetti e fotografateli. Una volta chiariti tutti gli aspetti della vendita, riportate la dicitura “come visto e piaciuto”.
- Imballate gli oggetti in maniera da evitare rotture e fotografate l’interno del plico, in modo da crearvi delle prove della Vostra Buona Fede in caso di eventuali contestazioni, prevenire è meglio che curare.
- Spedizione tracciata sempre e comunque.
- La presenza dello scontrino aiuta la vendita.
- Fatevi 4 conti: date una valutazione economica all’oggetto, sommate spese di spedizione o spese dovute al gestore del mercatino. Prendete in considerazione gli aspetti: risparmio se vendete voi in città, libertà da discussioni per vizi se mettete il tutto in mano al mercatino, rischio spedizione e contestazioni.
- Non mettete in vendita ciò che non comprereste mai, poiché usurato o gravemente danneggiato.
- Prima di recarvi al mercatino, prima di fare delle foto è consigliabile lavare le attrezzature o i capi.
- Donazioni ai diretti interessati: asili privati o gestiti dalla Chiesa; amici che hanno un bimbo e potrebbero averne necessità, senza urtare la loro sensibilità; vicini con bimbi appena nati; consegna al sacerdote o direttamente a famiglia disagiate che possiamo incontrare nei nostri percorsi quotidiani.
Quindi: no all’accumulo seriale, no all’accumulo nei cassonetti della spazzatura e si al riciclo che spesso porta denaro nelle nostre tasche!