Mi ostino nel cercare di comprendere il perché la mia crostata abbia perennemente un aspetto rachitico, rinsecchito, abbrustolito!!
… frolla poco frolla, troppo fine, troppo spessa, farina sbagliata, tortiera troppo grande, ricetta sbagliata, la 1/2 frolla e nel frattempo ammiro quelle così perfette: rotonde, quadrate, lunghe, a cuore che mi offrono le Amiche o vedo circolare sui Blog e mi chiedo: perché?
Poi, sfoglio un ricettario, di quelli che inviano a casa le Aziende che producono lieviti e mi incuriosisce la base di una crostata salata. Decido di realizzarla, ma senza pretese, cambiandone totalmente la farcitura. E cosa sforno? Una vera bontà!!! Frolla morbida e friabile anche il giorno successivo dopo una permanenza in frigo e una “passata” di fornetto! La riproporrò sicuramente, perciò Vi lascio la ricetta!
Ingredienti per 6 porzioni circa:
Impasto
- 175 g di farina 00
- 1 pizzico di sale
- 50 g di parmigiano grattugiato
- 1 uovo
- 100 di burro a temperatura ambiente
- 1 busta di lievito per pizze e torte salate
Farcitura:
- 1/2 trevigiana
- 2 uova
- 1 confezione di Soya Culynaria Alpro
- 10/12 pomodorini
- 50 g di prosciutto cotto
- evo, sale e pepe q.b.
Setacciare la farina in una ciotola di medie dimensioni. Aggiungere il sale, il grana, l’uovo, il burro e il lievito. Con una forchetta amalgamare il tutto e con le mani creare un impasto ben liscio, simile a quello della frolla dolce. Stendere l’impasto su un foglio di carta forno e con una rondella e una forma circolare di diametro leggermente maggiore rispetto a quello della teglia da usare, ritagliare un cerchio che sarà la base della nostra torta e il cui fondo andrà bucherellato con una forchetta.
Affettare la trevigiana e riporla all’interno della tortiera. Distribuire dei ciuffetti di cotto. Sbattere le 2 uova con 1/2 del contenuto della Soya e distribuirne il composto all’interno della tortiera. Tagliare in due i pomodorini, sistemarli sulla superficie e decorare con i ritagli di pasta. Infornare a 180/200° per 25/30 minuti, avendo cura di controllarne la cottura. Servire calda e il giorno dopo, riscaldata, sarà ancora friabile e saporita. Ecco il risultato finale.
Che dite? L’avreste mangiata una fetta?
Ah… la soya culinaria è un ottimo sostituto della panna tradizionale. Rimane molto più liquida e il sapore non saprei definirvelo, ma il risultato finale è stato buono.
L’ho trovata nella Degustabox e si, lo so… ne sto parlando troppo, ma i prodotti di questo mese sono nelle news per la mia dispensa, perciò gli ho provati subito, subito!