Una mamma, un bimbo T1 ed il suo barboncino, tra storie di vita, di creatività e pillole di diritto
proteggere privacy

10 buone pratiche di vita connessa

Di pratiche di vita connessa non ne esistono 10, ma molte di più. Gli attacchi hacker degli ultimi tempi ci insegnano che, quando si tratta di privacy, gli accorgimenti non sono mai abbastanza. Infatti, tra bug, malwere, bot, spam & co. la vita online è diventata sempre più complessa. E così, prima di aprire una mail o un allegato riflettiamo, ponderiamo, verifichiamo e solo successivamente clicchiamo. Ed è giusto così!

In questo magico mondo di internet, delle connessioni, etc. però c’è sempre chi in un modo o nell’altro, clicca dove non dovrebbe. Succede a tutti, anche a me che sono la diffidenza personificata. Allora, cosa possiamo fare per non incorrere in guai?

Partiamo da qui: ricevo una mail? Il mittente è veramente la banca o le Poste? Si tratta dell’INPS o dell’assicurazione? Come scoprirlo? Questa pratica si chiama pishing. Ma cosa si intende nello specifico quando si parla di pishing?

Truffa informatica effettuata inviando un’e-mail con il logo contraffatto di un istituto di credito o di una società di commercio elettronico, in cui si invita il destinatario a fornire dati riservati (numero di carta di credito, password di accesso al servizio di home banking, ecc.), motivando tale richiesta con ragioni di ordine tecnico. Cit. Wikipedia

Come riconoscere una mail truffaldina da una del nostro gestore? Il primo accorgimento è leggere con attenzione! In genere, l’italiano è sgrammaticato. Poi? Controlla il logo, spesso sgranato o modificato. E ancora? Verifica l’indirizzo mail, i dettagli sul fondo, etc. Anche solo uno di questi dettagli, deve farti rizzare le antenne. Non sei certo? Sul motore di ricerca che preferisci clicca alcune parole chiave per capire se esistono informazioni in merito. Non sei ancora convinto? Ecco la soluzione: una telefonata al call center che gestisce il servizio.

Quali altre buone pratiche di vita connessa possiamo sfruttare per tutelare i nostri dati?

  1. Disattivare la wifi ogni volta che uscite o nella notte, salvo i casi in cui siano connessi sistemi di videosorveglianza che necessitino della connessione.
  2. Quando non utilizzati, disattivare gli assistenti vocali. Il giorno del famoso down alle app di un famoso motore di ricerca, Mattia mi ha posto una domanda, a cui l’assistente vocale ha risposto, malgrado il telefono fosse posato sulla scrivania e bloccato con il codice schermo.
  3. Installare antivirus sul PC ed i telefoni e sì, anche nel telefono. Evitate quelli gratuiti per il pc, mentre sfruttateli per il telefono. Ponderate la scelta leggendo le recensioni.
  4. Ogni elettrodomestico connesso è una porta aperta: proteggilo con un firewall e password sicure. Non sottovalutare nemmeno la stampante.
  5. Usa mail diverse: quella utilizzata per operazioni bancarie evita di sfruttarla anche per creare account sui social o per ricevere comunicazioni/iscrizioni/etc. a portali, newsletter o simili.
  6. Password: usa l’autenticazione a due fattori, quando concessa. Sfrutta password complesse e diverse per ogni account.
  7. Telefonino: usa un codice blocco per la schermata (modificalo da 4 a 5 cifre), evitando date di nascita, anno attuale, etc.
  8. Limita le informazioni ovvero evita di riportare dati sensibili soprattutto sui social.
  9. File: scarica solo quelli sicuri e se hai dei dubbi verifica se la mail contiene la voce “sicura” di un antivirus (ex. il mio antivirus specifica se una mail è sicura o no).
  10. Link: clicca solo quelli “sicuri” ovvero provenienti da siti sicuri, quelli con l’anteprima (ex inviati sui social), etc.
  11. Potresti anche sfruttare servizi come quelli di motori di ricerca importanti o del fornitore del telefono, per la memorizzazione delle password oppure optare per un blocco da nascondere in un cassetto (quello fisico del comodino o simili, possibilmente difficilmente accessibili).
  12. Router: modifica le credenziali standard. Il classico “admin – admin” permette a chiunque di accedervi. Che significa? La tua wifi può anche avere una password, ma se non modifichi i dati di accesso al modem (quelli standard), lasci una porta aperta a chiunque. Quindi? Non sei mai entrato nella pagina web del tuo router? Male! Fallo e modifica gli accessi. Ora entra con i nuovi accessi e modifica la password di accesso alla connessione. Attenzione: usane una complessa, diversa da quelle di altri account. Sempre diversa e mai che richiami nome, cognome e date di nascita.
  13. Ricorda che il software sempre aggiornato è un’ulteriore strumento che evita di aprire le porte di pc, telefoni, tablet e connessioni a sconosciuti. Questa è una regola che vale per tutto: l’ho imparato con il blog. I plugin aggiornati evitano di rendere il sito vulnerabile.
  14. Scarica solo app ufficiali, esegui tutti gli aggiornamenti solo ed esclusivamente dall’apposita sezione del telefono.
  15. Quando sei al pc oscura la web cam. La prudenza non è mai troppa.

Che ne pensi di queste pillole di sicurezza web? Scopri tutte le pillole di diritto spiegate in maniera semplice ed esaustiva.