Una mamma, un bimbo T1 ed il suo barboncino, tra storie di vita, di creatività e pillole di diritto
la Bottega di Marika

Dire, fare, creare: “La Bottega di Marika”

Il magico mondo de “La Bottega di Marika” lo immagino colorato e divertente. Ordinato, ma caldo. Ricco di dire, di fare, creare e scoprire. Un mondo che viaggia sopra le 4 ruote di un camper, alla scoperta di luoghi e di tradizioni, di idee e conoscenza, trainati dalla magia dell’arte. Arte del saper fare, del fatto a mano, del riciclo, ma anche del canto. La voce di Gabriele, suo marito e compagno di avventure.

Marika non è semplicemente “La bottega di Marika”. Lei è la Marika della lisciva, quella delle Nonne che lava meglio di qualsiasi sbiancante. Lei è la Marika che cucina ciambelloni spaziali sul camper, con il fornetto versilia. Quella che ha una valigia per la stagione che arriva, custodita dalla mamma e dentro un camper stipa poche cose, studiate ed utili. Lei è la Marika che del riciclo e del risparmio ne ha fatto uno stile di vita, non per necessità, ma perché è il suo credo.

Facciamo due chiacchiere con Lei.

Chi è Marika? Come nasce il tuo blog ” La Bottega di Marika”?
Sono Marika, quarantenne TIMIDISSIMA che ama comunicare con i colori, i pennelli, e la stoffa, piuttosto che con le parole. Il Blog è per me una finestra sul mondo. Non ho un negozio fisico e nemmeno partecipo ai mercatini, perché il mio timore di parlare in pubblico è parecchio elevato. Hai presente la protagonista del film “Emotivi Anonimi”? Ecco, io mi vedo esattamente come lei! Il Web mi permette di tirare fuori dal cassetto arte e talento, pur mantenendo un profilo basso e standomene serenamente dietro le quinte. Il filo conduttore del mio sito internet è il “camper”, la vita all’aria aperta dei nostri viaggi e il tocco green che mi piace mettere in ogni cosa che faccio: dal riciclo dei jeans per i miei manufatti sartoriali al packaging dei miei camperini in miniatura. Nel Blog si trova un po’ di tutto di ciò che sono, così come sono, senza specializzazioni, senza propensione per il marketing.

Cos’è il camper per Marika?
Vivo e viaggio in Camper con il mio marito musicista Gabriele Carena. Il nostro piccolo Van è il mio laboratorio su quattro ruote. Ecco perché il mio Blog, La Bottega di marika, è Arte in Camper.

Come si organizza una vita da nomade su 4 ruote? 
Gabriele e io viviamo della nostra “arte”, risparmiando, conducendo una vita semplice e accontentandoci di poco.

Il “Risparmio, il Riciclo e il Riuso” sono alla base della nostra economia… “camperinga”. Ci si deve portare l’essenziale e ogni più piccola cosa ha un suo preciso e millimetrico posto nel Tetris del nostro furgone. 

4 stagioni su 4 ruote a spasso per l’Europa: ma come fai i cambi di stagione? Poco ed essenziale o sei una che deve portare tutto con se?
Senza ombra di dubbio: poco ed essenziale. Aggiungo e rilancio: semplice e pratico. Ad esempio non ho la possibilità di stirare, quindi scelgo quei capi che si stropicciano meno e unisco qualche tratto “ossessivo compulsivo” nel piegare i vestiti. Per i cambi di stagione abbiamo una grossa valigia parcheggiata a casa di mia mamma e, quando andiamo a trovarla, sostituiamo l’abbigliamento invernale a quello estivo e viceversa. Le mezze stagioni, invece, le portiamo sempre con noi.

Il laboratorio di Marika: chiudi gli occhi e descrivicelo.
Il mio atelier – concretamente – è una cassetta per i colori e i pennelli, una cassetta per il cucito e un chiodo dove appendere il minitrapano per quando scolpisco le mie miniature. Il tutto ben stipato e al sicuro per non spargersi ovunque durante i nostri spostamenti. Il mio laboratorio pret a porter è anche una Bottega e mi piace pensare che la gente che attraversa la mia virtuale porta “viene a bottega”, come si faceva una volta. Mi piace poter trasmettere tutti i miei trucchi, le scoperte e il bagaglio che mi porto appresso attraverso i miei tutorial creativi. Non ci sono segreti: quello che so fare, nel mio piccolo, è a disposizione di tutti e sono sempre pronta a imparare cose nuove.

Camper portachiavi

Come nasce una tua creazione? Cosa può nascere dalla tua creatività?  
Una mia creazione nasce la sera prima di addormentarmi e poi la riporto a matita, nel mio taccuino, l’indomani mattina. Da lì iniziano le sperimentazioni, che siano di pasta di mais, colori o stoffa – come dice mia mamma – “Fa’ e dehfa’ l’é tot laurà – Fare e disfare è tutto lavoro” (dal dialetto bresciano). Come si può vedere sul mio sito web, amo fare un sacco di cose. Amo dipingere, disegnare, scolpire, modellare, cucire, cucinare, riciclare e creare, da sempre. 

Ho studiato al Liceo Artistico di Brescia e poi la vita mi ha portata a nascondere il mio talento relegandolo ai piccoli ritagli di tempo per parecchi anni, fino a quando mi sono sposata con Gabriele e, grazie alla sua premurosa sollecitudine, è nata la mia Bottega. Ho ripreso in mano i colori ad olio dipingendo una tela in una piccola stanza di China Town a San Francisco durante il nostro viaggio di nozze. I miei manufatti di jeans riciclato dipinti a mano (come le Pochette d’Autore, i segnalibri con le citazioni letterarie e i portachiavi) conciliano quella parte di me che se la cava a cucire e quella che adora disegnare e inventare fuori dagli schemi.

Tutti i miei lavori sono pezzi unici e originali. Il mio cavallo di battaglia sono da tempo i camperini in pasta di mais. Non faccio solo camper in miniatura (faccio anche illustrazioni personalizzate e dipingo quadri e T-shirt), ma mi sono resa conto che è il soggetto più amato, perché, per ogni camperista che si rispetti, il proprio mezzo è una parte del proprio cuore. Alla fine, il jeans, un camper in pasta di mais o un paio di orecchini, per me, sono una scusa per crearmi una base dove poter usare pennelli e colori.

Marika e la cucina in camper: 5 consigli per ottimizzarla.
Parliamo ancora una volta di spazio. Mi porto solo le cose più essenziali e, adorando cucinare, le rinunce sono tante, ma ho scoperto qualche ottimo compromesso.

  • 1. Il Fornetto Versilia al posto del forno elettrico.
  • 2. Imparare a misurare gli ingredienti a cucchiai al posto della bilancia.
  • 3. Il vecchio passaverdure della nonna al posto del frullatore ad immersione.
  • 4. La pentola a pressione per ridurre il consumo di gas e, soprattutto, l’umidità all’interno del camper in inverno.
  • 5. La pizza al padellino al posto di quella cotta in forno.
  • 6. Bonus – Imparare a essiccare le erbe aromatiche e scoprire che tanti tipi di frutta e verdura non necessitano del frigorifero (quello che abbiamo sul nostro Van è talmente piccolo che ci va solo il minimo indispensabile).

Camper è casa. Una casa su 4 ruote. Ti chiedo: consigli e criticità per un investimento intelligente che non rimanga parcheggiato in garage.
Insomma, quando e perché comprare un camper?

Sicuramente ognuno ha le proprie esigenze e stili di vita. Inoltre devo constatare il mio punto di vista è influenzato dal fatto che per noi il camper è casa e lo usiamo per lavoro e non solo per le vacanze.

Ad esempio, a noi piace moltissimo cucinare in camper anche cose più elaborate, ma – giustamente – chi magari è in vacanza può preferire non restare tutto il tempo attaccato ai fornelli.

Esistono poi camper enormi, nei quali puoi portarti appresso la casa e i cugini fino al quarto grado di parentale, oppure, come nel nostro caso, dei piccoli Van che puoi parcheggiare come se fosse una macchina e già in più di due si sta strettini. (Nella scelta fra un Camper o un Furgonato rimando a questo articolo). Non parliamo poi del fatto che i budget delle famiglie sono i più disparati: c’è chi ha il camper e non gli pesa sul bilancio scegliere tutte le comodità che offre un campeggio, ma c’è anche chi preferisce sostare in libera e sceglie quasi sempre le aree camper gratuite per risparmiare. In sostanza, per come la vedo io, non riesco a trovare un consiglio che sia universale per tutti, nel vasto mondo dei camperisti.

Portachiavi

Rimedi della nonna, riciclo, creatività: per Marika sono veri e propri stili di vita o solo metodi di risparmio?
Ammetto che la questione risparmio mi è fedele compagna da una vita, ma non credo che se fossi ricca riuscirei a scrollarmi di dosso quel “non sprecare” che mi accompagna come un mantra. Oggi giorno, parole come Riciclo, Rispetto e Riuso, credo che siano diventate questioni di coscienza: è il pianeta stesso a chiedercele. E lo stile di vita sobrio e intelligente, delle nostre nonne, forse ha qualcosa da insegnarci.

Come nasce un camper portachiavi?
Ti rimando a questo articolo -> https://marikazanetti.altervista.org/blog/camper-portachiavi-fatto-a-mano/


Cos’è la pasta di mais? Come si lavora?
La pasta di mais è un composto di maizena, colla vinilica e olio che si cuoce in un padellino sul fornello. Si può modellare da fresca, oppure scolpirla una volta essiccata. Diventa durissima ed è molto resistente agli urti. A questo link trovi la mia ricetta: https://marikazanetti.altervista.org/blog/ricetta-della-pasta-di-mais/

Dove troviamo le tue creazioni?
Tutte le mie creazioni, insieme ai Tutorial che spiegano come nascono, le potete trovare sul mio sito: www.labottegadimarika.it

Bozzetti di Marika

Grazie Marika.

Scopri tutte le altre interviste che ho portato sul blog.

Immagini di proprietà de La Bottega di Marika.