Una mamma, un bimbo T1 ed il suo barboncino, tra storie di vita, di creatività e pillole di diritto
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Chi è il blogger?

Chi è il blogger? Di cosa si occupa? Come diventare blogger? Qual è la differenza tra un blog amatoriale ed un blog professionale? Fare blogging significa scrivere qualsiasi tipo di contenuto oppure dobbiamo fare distinzioni? È sufficiente saper scrivere bene (grammaticalmente parlando) e in maniera accattivante, al fine di stimolare il lettore, oppure occorre altro?

Per chiarire “chi è il blogger” dobbiamo distinguere tra blogger professionista ed blogger amatoriale. Il primo è colui/colei che ha trasformato il blog in un vero e proprio lavoro grazie ad una partita iva, un portafoglio clienti, delle scadenze serrate e un team di tecnici esperti con cui collaborare. In genere il blogger professionista ha una formazione di base che progredisce attraverso corsi di scrittura, Analytics, corsi SEO, Advertising, Web Marketing, Social Media Marketing, etc. mirati a migliorare le performance del blog in termini di “lettura”.

Dall’altro ci sono i blogger amatoriali, quelli che scrivono per passione, il cui blog non ha natura commerciale, ma comunque possono scrivere su commissione, nei limiti previsti dalla legge. E tra di questi c’è chi con la stessa passione con la quale scrive, si prefigge l’obiettivo di studiare per colmare la mancanza di conoscenza circa il linguaggio HTML, la SEO, leggibilità, velocità del sito, etc. cercando di acquisire un’infarinatura che permetta di occuparsi a 360° di un blog indicizzato di piccole dimensioni.

Sì. Parliamo anche di dimensioni perché tra blog personali, aziendali, etc. ci sono anche i blog (personali) strutturati, quelli che trattano varie tematiche e che spesso si avvalgono anche di web writer esterni specializzati in un determinato settore, al fine di produrre contenuti aggiornati, accattivanti e leggibili.

Come aprire un blog? Abbiamo capito “chi è il blogger” ora cerchiamo di chiarire quale tipologia di blog desideriamo. Se il tuo scopo è un blog amatoriale, puoi affidarti ad uno dei tanti creatori di blog gratis, tra cui il migliore è senza ombra di dubbio wordpress.com. Anche io ho iniziato con loro, nel 2014, per poi passare ad uno step successivo (hosting + wordpress.org) già l’anno successivo.
Se invece non desideri limitarti a scrivere per hobby, in maniera sporadica, ma continuativa ed organizzata, hai necessità di qualcosa in più. Insomma, se il tuo obiettivo è creare contenuti di qualità da indicizzare, che servano da biglietto da visita per crearti un portafoglio clienti base per l’apertura di una partita iva, allora hai necessità di un dominio, un hosting ed un minimo di budget.

Tempo, formazione e creatività non sono, però, gli unici elementi indispensabili per avviarsi verso questa strada (per hobby o professione). È assolutamente imprescindibile avere una connessione internet veloce ed illimitata che permetta di lavorare senza intoppi. Ecco perché per il mio blog personale ho scelto Eolo SPA, una società di telecomunicazioni di Busto Arsizio.
Con loro ho stipulato un contratto che mi garantisce una velocità fino a 100 mega ed il router gratuito.
Perché scegliere Eolo? Tra le offerte internet casa la loro mi è sembrata non solo la più conveniente, ma soprattutto la più affidabile poiché la copertura sul mio territorio è di ottima qualità. Aspetto quest’ultimo che mi preme più del resto, poiché pagare mensilmente una cifra irrisoria per poi dover lamentare al call center continui disservizi perché la linea è a singhiozzo, è irritante e soprattutto significa spendere male.

A questo punto abbiamo una linea veloce, tanta voglia di scrivere e la consapevolezza di saperlo fare in maniera chiara e leggibile. Cosa ci serve? Dobbiamo individuare un obiettivo ovvero il target del nostro pubblico. Non sempre la scelta di un target di nicchia può essere quella più proficua, poiché trovare lettori interessati potrebbe non essere facile, soprattutto all’inizio.

Scelto il target (travel, food, book, fashion, beauty, etc.), si definisce lo stile di scrittura che dovrà vestire il blog e che dovrà essere più o meno formale appunto in base agli standard del lettore medio.

Cos’altro occorre? Siamo partiti dal chiederci “chi è il blogger”, nel frattempo abbiamo scelto un dominio; un nome accattivante che rispecchia la tematica; un tema efficace, semplice e responsive. A questo punto dobbiamo iniziare a creare contenuti attraverso l’editor, stando attenti al linguaggio (chiaro e semplice), alla grammatica, formattandolo in maniera adeguata, definendo gli anchor text, rimarcando in grassetto le parole chiave.

L’articolo è online, ora il blogger deve promuoverlo attraverso piattaforme di content sharing, lo invia a mezzo newsletter, lo pubblica in gruppi specifici e viene condiviso dai lettori. Ed è così che un nuovo contenuto, tra migliaia di articoli pubblicati quotidianamente, popola il web arrivando o meno ai vertici delle ricerche google e non, solo se redatto in maniera professionale.

Ma come capire quante persone hanno letto un articolo, da quale nazione, attraverso quale sistema (PC, tablet o mobile), se da ricerca organica o da social? In questo il blogger è agevolato soprattutto da Google Analytics, il sistema di tracciamento maggiormente accreditato.

Quindi “chi è il blogger”? Tutto questo e molto di più! La differenza sta a noi deciderla, in base alla volontà e all’impegno, alla voglia di realizzare un progetto che alimenta ognuno di noi!

Si ringrazia Eolo per la collaborazione.