Dove si trovano le Tombe Rupestri? Perché andare a Serramonacesca? Perché visitarle? Cosa offre la zona? Possiamo portare i bambini? Ed il passeggino? Iniziamo con il dire che siamo a Serramonacesca, nel Parco della Majella. Le Tombe Rupestri si raggiungono attraverso un sentiero per la famiglia lungo la valle dell’Alento, fiume che costeggia l’intero percorso fino ad arrivare alle tombe.
Dove si trovano di preciso le Tombe Rupestri? Siamo in provincia di Pescara, a pochi chilometri da Manoppello e dall’asse attrezzato. Serramonacesca è un borgo da cui partono vari sentieri, di cui il Sentiero dello Spirito è uno dei più belli.

Come raggiungere Serramonacesca? Arrivare qui è facilissimo, soprattutto se seguite le indicazioni lungo il tragitto. Il vecchio cartello stradale in questa occasione ci ha permesso di raggiungere la destinazione ancor prima dei tempi previsti dal navigatore.
- Da Pescara, prendere l’asse attrezzato in direzione Manoppello. Attenzione ai famosi autovelox tra Manoppello e Brecciarola.
- Sulla SR5 (attenzione prima di Scafa), sulla sinistra trovate l’indicazione Serramonacesca, a circa 3 chilometri da Manoppello.
- Da qui percorrete circa 9/10 chilometri fino al paese, all’interno del quale trovate le indicazioni per raggiungere l’Abbazia.
- Superato il paese è presente uno snodo: a sinistra per l’Abbazia di San Liberatore e le Tombe Rupestri e a destra per l’Eremo di Sant’Onofrio.
Come raggiungere le Tombe Rupestri?
- Al lato sinistro all’Abbazia di San Liberatore è presente un sentiero per la famiglia (sentiero n. 5) abbastanza semplice che si snoda lungo il fiume Alento. Il percorso è ricco di fascino, tra ponticelli, cascate e piscine naturali. Il tutto sotto un’alta vegetazione.
Da sapere:

- Le domeniche di bel tempo, il luogo è frequentato da tante persone, perciò difficilmente si percorre il sentiero in solitudine.
- Una volta raggiunte le tombe rupestri consiglio massima attenzione poiché il tratto è altamente scivoloso a causa dell’umidità. Consiglio vivamente scarpe da trekking o antiscivolo per tutti.
- Il percorso è fattibile anche con bambini (il nostro ha 4 anni).
- Assolutamente no passeggino, sì zaino/marsupio.
- Portate dell’acqua da bere e spray antizanzare.
- Lungo il tragitto abbiamo notato varie famiglie in costume che godevano della frescura del fiume.
- Lungo il percorso si sono create varie vasche naturali anche abbastanza profonde.
- Consiglio di verificare eventuali divieti.
- Tornando indietro, potete percorrere un’altra parte del sentiero che conduce alla

“pozza d’argilla“, dove è necessario superare a piedi il fiume (pertanto munitevi del necessario).
Perché visitarle? Le tombe di San Giuannelle rappresentano un esempio di sepoltura risalente probabilmente all’ ottavo/nono secolo, quando un piccolo gruppo di monaci eremiti che abitavano l’Abbazia utilizzavano questo sito per i loro riti e la sepoltura dei morti. Le tombe sono 3, ad esse si aggiungono un altare con acquasantiera. Per raggiungerle è necessario arrampicarsi in un piccolo sentiero. Accanto al fiume è possibile leggere alcuni cenni storici relativi a questo luogo.
Prima di raggiungere le tombe rupestri, è d’obbligo la vista all’Abbazia di San Liberatore.
In evidenza:
- rispetto per il posto che comunque aldilà della bellezza e degli ampi spazi esterni è sempre luogo di culto, silenzio e preghiera.
- Rispetto per la natura: sono presenti bidoni per la raccolta differenziata sia fronte Abbazia che accanto ai bagni pubblici.
- Rispetto per chi ci vive e lavora, soprattutto lungo il sentiero dove è più complicato anche andare a recuperare una carta gettata senza rispetto.
- Leggere attentamente le indicazioni con i divieti.
Servizi – sulla strada fronte Abbazia trovate:
- un chiosco, un ristorante, bagni pubblici liberi, tavoli e panche a disposizione per i visitatori.