L’homeschooling in Italia è una realtà. E no. Non è una rarità. Sono tantissime le famiglie che tra impegni e preoccupazioni decidono comunque di rinunciare alla scuola pubblica per educare, scolasticamente parlando, i propri figli in casa, secondo il sistema della scuola parenterale.
Ma come si organizza una scuola famigliare? Cosa significa organizzare una scuola a casa? Come si segue il programma scolastico? E gli esami? Quali le normative di riferimento? Ma poi, i nostri figli crescono sotto una campana di vetro? E i rapporti sociali?
Quando ho conosciuto La Luna di Carta o meglio la Famiglia che si cela dietro questo progetto, ne sono rimasta letteralmente affascinata.
Insomma, a fronte di un mondo dove le Mamme ( e i Papà) vanno in tilt (a causa di uno sistema lavoro che ostacola la famiglia) al primo sciopero, per le vacanze o i ponti, esistono famiglie che, invece, riescono a convivere serenamente con l’orologio, il lavoro e tutto il trantran che orbita attorno.
In un mondo dove bullismo, crescite precoci e tutti i problemi che vi ruotano attorno, spaventano i genitori. In un mondo diverso da quello in cui siamo cresciuti noi, esistono famiglie che decidono di tagliare i rapporti con la scuola pubblica.
E come dargli torto?
Non per la scuola in quanto ente, ma per il clima che si respira in tante di queste e l’ultimo esempio negativo è proprio quello dell’insegnante legata ad una sedia.
Così, in questa realtà di fatto si incontrano famiglie che nei gruppi Whatsapp di classe, tra dubbi, incertezze, discussioni e feste di compleanno, non ci sono mai entrate e vivono bene così, sapete? Esistono famiglie che fanno scelte importanti per il benessere dei propri figli (come anche noi d’altronde!), scelte che implicano forse più responsabilità di quelle di cui ci investiamo noi (o forse no), genitori che optiamo per l’istruzione tradizionale. E Mariangela ce lo dimostra con la sua, la loro routine!
Così, da una chiacchierata, nasce la proposta di portare la loro esperienza sul blog. E siccome il mondo dell’Homeschooling spesso porta dubbi ed incertezze, mi sono rivolta ad un gruppo di amiche mamme! Alla parola “homeschooling” mi hanno subissata di domande. Queste domande le ho rigirate a Mariangela che con gentilezza e pazienza ha risposto e ci ha illuminate, rassicurandoci e trasmettendo tutta quella serenità che si vive con la scuola parenterale.
Grazie Mariangela!
- La Luna di Carta è un Family Blog improntato sulla vita di due bimbi e dei
loro genitori. Come e perché nasce?
La Luna di Carta nasce per raccontare a tante mamme che esiste un’alternativa alla scuola, che è possibile scegliere di educare i propri figli a casa in modo naturale, imparare ed entusiasmarsi con loro.
Una possibilità che vale la pena conoscere!
- “Questo blog nasce come diario di un progetto grande, di un sogno che è diventato realtà: educare i nostri figli a casa. Ci parli di come avete maturato questa scelta? Dei dubbi, delle speranze e delle certezze del decidere di educare, scolasticamente parlando, i Vostri bimbi in casa.”
Io e mio marito abbiamo sempre desiderato una famiglia con bambini e da subito eravamo concordi nell’accudire i nostri bambini nel modo più semplice e naturale possibile: con amore ma anche con gentilezza rispetto e dignità.
Eravamo convinti che, come un bellissimo fiore i bambini hanno bisogno di fiducia e tempo per sbocciare!
Quando abbiamo sentito per la prima volta parlare di Homeschooling, nostro figlio aveva 2 anni e ci è sembrata una grande responsabilità, ma anche un modo di vivere meraviglioso. Avevamo tempo per decidere, così abbiamo letto molti libri e ci siamo confrontati con chi già lo praticava in Italia, ma anche all’estero.
Non avevamo dubbi, abbiamo deciso quasi da subito che nostro figlio sarebbe stato un homeschooler.
Come prima cosa non lo abbiamo iscritto alla scuola materna, tra lo stupore di amici e parenti. Nostro figlio era un bambino aperto e solare e imparava velocemente: era interessato, curioso e sempre entusiasta. I suoi tanti perché erano per noi una molla motivante per conoscere e studiare il mondo con occhi nuovi.
Iniziamo a frequentare regolamente la nostra biblioteca, a organizzare uscite didattiche e laboratori con amici. Ci siamo resi presto conto che nostro figlio pur non frequentando la scuola imparava in modo sereno e naturale, socializzava con grandi e piccoli e non aveva alcuna difficoltà a relazionarsi. Così abbiamo proseguito e abbiamo definitivamente scelto l’istruzione parentale.
Oggi nostro figlio è iscritto in quarta elementare e non ha mai messo piede in una scuola.
- Homeschooling: cos’è? La Scuola in casa: in una nazione come l’Italia è fattibile? Si tratta di un’opzione riconosciuta dal nostro ordinamento? Quali le eventuali incombenze burocratiche da assolvere?
Homeschooling è prendersi carico dell’ l’istruzione dei propri figli senza mandarli a scuola. In Italia viene anche chiamata educazione parentale o famigliare.
Nel nostro Paese è legale fare ciò ed è una possibilità sancita direttamente nella nostra Costituzione negli articoli 30,33,34 ed è regolata da varie importanti normative.
Questo perché non è la scuola ad essere obbligatoria, ma l’istruzione dei propri figli.
Per ulteriori informazioni sotto l’aspetto burocratico vi lascio i riferimenti di tre importanti siti, che guidano e coordinano l’istruzione familiare in italia:
- https://www.laifitalia.it/
- https://www.controscuola.it/
- https://istruzionefamiliare.wordpress.com/
- Homeschooling e scuola tradizionale: 5 ragioni per non scegliere la
seconda e optare per la prima?
- Per poter seguire un piano di studi personalizzato che rispetti gli interessi,
e i tempi di apprendimento del bambino. - Per imparare senza stress, in maniera naturale e giocosa.
- Per fare a nostro figlio il più grande dei doni: il tempo di giocare.
- Per poter imparare ed entusiasmarsi con loro delle scoperte che oggi
giorno fanno. - Per poter rinsaldare i vincoli familiare e vivere una vita familiare serena
- Scuola in casa e genitori che lavorano: sono due mondi conciliabili? Insomma, al giorno d’oggi un solo giorno di chiusura della scuola tradizionale manda in tilt le famiglie. I gruppi whatsapp si incendiano e le mamme si disperano perché devono inventarsi il dove, come e quando sistemare i figli.
Conciliare famiglia e lavoro è in un caso o nell’altro un problema non sempre facile da risolvere. Nel nostro caso, io ho lasciato un lavoro full time e ora viviamo con il reddito da dipendente di mio marito. Se avessi continuato a lavorare, avrei dovuto pagare asilo nido, baby sitter e forse chissà quello che guadagnavo sarebbe volato via insieme agli anni dei miei figli. Ho scelto di stare a casa per avere una vita familiare più serena anche se con meno denaro.
Per quanto riguarda l’aspetto pratico, vivendo con un solo stipendio è chiaro che dobbiamo fare delle scelte: preferiamo spendere in libri, musei e viaggi e rinunciamo a tante altre cose, come ad esempio a mangiare fuori, comprare abiti alla moda, oppure avere l’ultimo modello di ogni gadget tecnologico in uscita. Questo non ci pesa, perché abbiamo imparato ad apprezzare
quanto abbiamo.
Diciamo che sicuramente il denaro è un ostacolo, ma non è insormontabile, nel senso che molte famiglie che praticano homeschooling sono riusciti a far conciliare il lavoro e famiglia.
- Come si organizza una scuola in casa? Come scandire i tempi? Quali
regole applicare per non trasformare il tutto in un gioco?
In realtà mi piacerebbe essere in grado di riuscire a trasformare tutto in un gioco, perché è tramite il gioco che i bambini imparano, sperimentano fanno proprio il sapere dei grandi! No, io purtroppo non ci riesco, e quindi abbiamo dei momenti dedicati allo studio pratico, per imparare a scrivere e far di conto.
In genere la mattina, dopo aver letto qualcosa insieme, ci dedichiamo alle attività didattiche, ad esempio ci esercitiamo in matematica o ripassiamo la grammatica.
Usiamo questi momenti anche per scrivere racconti, far riassunti o creare lapbook su un argomento specifico.
Nel pomeriggio usciamo quasi sempre, andiamo in biblioteca oppure accompagno i bambini a fare attività sportiva.
Nel tardo pomeriggio o la sera alle volte guardiamo documentari.
I nostri fine settimana sono abbastanza intensi, abbiamo sempre qualcosa in programma: usciamo con gli amici o organizziamo laboratori, uscite didattiche in natura o nei musei.
Una vita varia e ricca, scandita da momenti dedicati allo studio ma anche da momenti in cui i bambini giocano (e imparano) liberamente.
- Come sopperite alla mancanza di interazione con gli altri bimbi, alla
disciplina scolastica?
I miei bambini non vivono chiusi in casa, ma vivono in modo pieno la routine quotidiana di una famiglia, quindi facciamo la spesa, andiamo in giro per uffici o a fare commissioni di vario genere. Questo li porta ad avere contatti con tanti tipi diverse di persone in situazione diverse tra loro e ad arricchire notevolmente il loro bagaglio di vita.
Socializzano ovunque con persone di diverse età e si adattano alle varie circostanze senza ansie o paure.
Del resto è proprio in famiglia che ogni bambino, crea i primi e forse più importanti legami che lo aiuteranno ad affrontare il mondo esterno con maggiore sicurezza e fiducia in se stesso.
Come genitori crediamo che educazione e rispetto siano fondamentali per vivere in una società civile. Ed è proprio in famiglia che i bambini piano piano fanno proprie le regole basilari, della civile convivenza. Se la famiglia è presente, e disponibile all’ascolto, la disciplina scolastica serve davvero?
- L’opzione Homeschooling nel mondo d’oggi, tra bullismo e problemi vari,
da un lato aiuta i figli perché filtra situazioni discriminatorie, dall’altro però
il dubbio è: non rischiamo di farli crescere in una campana di vetro?
Secondo Te, che tipo di adulti possono diventare? Più forti o più fragili?
Mio figlio non vive rinchiuso tra quattro mura, esce tutti i giorni ed è abituato a rapportarsi con adulti, coetanei e bambini più piccoli di lui.
No non vive in una campana, ma vive appieno la società a differenza di molti bambini, che tra casa e scuola poco sa, della vita al di fuori degli ambiti a lui conosciuti.
Che adulto sarà non posso dirlo, so che oggi riesce ad affrontare diverse situazioni, è sveglio e se la sa cavare. Come ogni genitore, lavoriamo ogni giorno nella speranza che un domani possa essere un adulto libero e consapevole delle proprie scelte.
In generale comunque non abbiamo scelto l’homeschooling per poterlo proteggere, gli offriamo semplicemente la possibilità di imparare in modo diverso, con stimoli differenti e forse migliori.
Del resto non credo che un genitore multimilionario per far capire cos’è la povertà
abbia bisogno di far vivere a suo figlio una vita di stenti!
- Dici di te: “sono disordinata, disorganizzata, lunatica e volubile…ma adoro la mia famiglia e i miei figli e vorrei potermi migliorare per loro!” La domanda sorge spontanea: come conciliare l’homeschooling con queste Tue caratteristiche?
I miei figli adorano questo tratto di me, perché le nostre giornate non sono mai uguali! Mi piace organizzare sorprese per loro, uscite e giorni speciali.
Ma ci sono anche giorni che ci annoiamo a casa e passiamo la giornata a leggere e cucinare.
Ognuno di noi ha delle caratteristiche, pregi e difetti. Ed è chiaro che bisogna lavorare sui propri difetti ma dobbiamo imparare ad accettare le nostre peculiarità e alle volte si può perfino trasformale in un punto di forza. Vorrei che i miei figli capissero che non siamo tutti uguali e ognuno di noi è speciale a modo suo!
- La Scuola in casa e la Tua dimensione di Mamma, le tue esigenze, i tuoi bisogni. Riesci a mantenere gli equilibri? Qual è il Tuo segreto?
Io desideravo sin da bambina diventare mamma, e con la nascita dei miei figli sono cambiata molto. Certo non è facile stare tutto il giorno con due piccoli, conciliare la vita quotidiana con le esigenze di due bambini di diverse età. La sera sono molto stanca, lo ammetto! Eppure non cambierei la mia vita con nulla al mondo!
Le mie esigenze e i miei bisogni? Diciamo che riesco a ritagliarmi degli spazi per me, per leggere, per rilassarmi e per dedicarmi alle mie attività preferite!
Quando sono stressata vado al mare, estate o inverno che sia, mi rilassa e mi permette di riflettere! Penso di essere fortunata nel poter crescere i miei figli con me e per questo sono profondamente grata.
Poi non per ultimo, ho sposato una persona speciale, che amo immensamente e con me condivide non solo le giornate, ma anche le ansie, la stanchezza e le gioie di una vita piena! Cosa chiedere di più?
- Dove possiamo leggere La Luna di Carta?
Il mio blog è www.lalunadicarta.com ed è un il nostro diario di viaggio, in cui raccontiamo la nostra scelta sperando possa incoraggiare altri genitori. I nostri canali social invece sono https://www.instagram.com/la.luna.di.carta/ e https://www.facebook.com/lalunadicartahomeschooling/
- Hai qualche blogpost dedicato a questa scelta educativa? Ci lasci i link?
Per avvicinarsi al mondo dell’istruzione parentale consiglio come riferimenti
https://www.laifitalia.it/
https://www.controscuola.it/
https://istruzionefamiliare.wordpress.com/
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