Perché far giocare i bambini all’aria aperta anche in inverno? Il freddo non nuoce alla salute dei nostri figli. Ribadiamolo! Eppure, troppo spesso, ad una passeggiata in riva al mare mosso con il cielo grigio ed un’aria frizzante, preferiamo un pomeriggio barricati in casa. Così dimentichiamo gli insegnamenti delle nonne, trascuriamo la considerazione che lo iodio è un aerosol naturale e anziché somministrarlo (quando possibile) fronte mare, lo facciamo attraverso quelle fialette che acquistiamo in Farmacia per i famosi lavaggi nasali che i bambini odiano.
Ma non è tutto qui. Allora, chiediamocelo: perché far giocare i bambini all’aperto in inverno? Perché scegliere sport invernali all’aperto? La domanda non è da poco, anche perché incide sulla salute dei nostri figli. Ed infatti a settembre ci siamo ritrovati davanti al dubbio amletico: arriva l’inverno, quale sport far fare a Mattia? Sport all’aperto o al chiuso? Lo sport all’aperto sarà mai adatto ad un bambino che si ammala spesso di laringo-tracheite e bronchite? Insomma, parliamo di un bimbo, figlio di un’asmatica, con anch’esso problemi periodici alle vie respiratorie.
Chiacchierando con un’amica pediatra, mi viene ribadito che i bambini devono giocare all’aperto anche l’inverno. E me ne spiega anche le ragioni.
Certo poi ognuno è capace di ponderare lo stato di salute attuale del proprio figlio e in base a questo decide se l’allenamento o la passeggiata in bicicletta, l’altalena al parco o una corsa in riva al mare sono indicati o meno.
Ma quali sono i benefici del gioco all’aperto anche in inverno?
- Il freddo non fa male e sono gli stessi Pediatri a dircelo. Il problema è che noi genitori siamo spesso iperprotettivi (… io in primis) e non riflettiamo sul fatto che l’aria calda e viziata di casa è più dannosa di una giornata di neve.
- Si fortificano e con il tempo si ammalano di meno.
- Non è l’aria fredda a farli ammalare, bensì la mancanza di certi accorgimenti: abbigliamento sbagliato, sudate eccessive, orari di esposizione inadeguati.
- Il sole aiuta a fissare la vitamina D.
- Fanno movimento dopo una giornata di scuola tra regole e impegni, mentre a casa rischiano di trascorrere il pomeriggio davanti alla televisione, mangiando cibi spazzatura. In questo modo si evita il rischio obesità.
Perché i bambini si ammalano stando a casa?
- Le nostre case sono dei ricettacoli di virus e batteri, sono inquinate. E lo sono soprattutto nella stagione fredda, quando non spalanchiamo le finestre per il timore del freddo. Questa è l’abitudine peggiore, perché la carenza di ricircolo non ci tutela dai malanni, bensì li provoca.
- La cattiva areazione espone le abitazioni anche alla formazione di macchie grigie sui muri, lesive per la salute dei bambini e degli adulti. Spesso le muffe e l’umidità sono causa di malattie quali asma e allergie. Quando compaiono piccole macchie di muffa vanno eliminate definitivamente.
- Le alte temperature dovute ai termosifoni o al camino possono rendere eccessivamente secca l’aria, con ulteriori rischi: tosse, mal di gola e problemi alle mucose del naso. Ecco perché il grado di umidità non deve essere ne basso e nemmeno eccessivo ed, in particolare, in inverno dovrebbe attestarsi sul 40%. L’umidità si misura con uno strumento chiamato igrometro, il quale determinando il tasso di umidità, ci permette di capire se è necessario un umidificatore o un deumidificatore.
- L’ulteriore rischio che i bambini corrono stando in casa è poi quello di rimanere a contatto con persone malate. Mancanza di areazione + malattie = ricadute anche per i più piccini.
- La temperatura media in casa è un ulteriore aspetto assolutamente da non trascurare. Deve essere costante sui 20°. Temperature più alte sono sconsigliate. Più basse idem.
Perché anche durante l’inverno devo far giocare all’aperto i miei bambini? Per tutte le ragioni per cui la casa non è il luogo ideale in presenza di certe condizioni. Perché all’aperto sono meno esposti a virus vari. Inoltre:
- portarli a giocare fuori li fortifica, l’importante è coprirli con attenzione. Non devono mancare: sciarpa ed un cappello con paraorecchie e i guanti in caso di temperature molto basse.
- Abbigliamento intimo adeguato: per lo sport o le giornate particolarmente fredde, sono disponibili maglie termiche che proteggono dalle temperature rigide.
- I bimbi devono essere coperti, ma non eccessivamente. Diciamo un pochino in più rispetto agli adulti e soprattutto in certi punti: orecchie, gola, testa, gambe. L’abbigliamento “a cipolla” permette di svestirli in base alle esigenze, senza il rischio che una volta dentro un caffè o una sala gioco finiscano per sudare, perché eccessivamente coperti. Una maglia con il collo alto evita che sbalzi di temperatura colpiscano la gola.
- I bambini eccessivamente coperti sono più esposti al rischio malattie. I bambini non si ammalano a causa del freddo, bensì a causa di abitudini errate quali vestirli in maniera inadeguata (evitare sudate), averli esposti in orari sbagliati (esempio la sera tardi o il mattino presto), oppure rinchiuderli in ambienti viziati.
- In quale fascia oraria portarli fuori? Preferire le ore più calde ed assolate.
- Idratazione: è fondamentale per evitare il sopravvenire di malattie tipo il raffreddore. Se il bimbo ha giocato a pallone all’aperto o è andato in bicicletta, una tazza di tè caldo o il latte aiutano a reidratare le mucose e quel senso di secchezza che anticipa il mal di gola.
- Inoltre, una dieta sana è la base di un buon stato di salute, dove una spremuta ricca di vitamina C aiuta a fortificare. Noi la beviamo ogni mattina.
- Infine ribadiamo che il sole è vitamina D che fortifica le ossa e dona buonumore.