Una mamma, un bimbo T1 ed il suo barboncino, tra storie di vita, di creatività e pillole di diritto
posso toccare stella marina

Le regole da rispettare al mare

Se rispetto, educazione e civiltà sono i principi base delle vacanze al mare (e non solo!) o in montagna, ci chiediamo: sono sufficienti per evitare sanzioni al mare? Quali sono le regole da rispettare al mare? Posso giocare a pallone? Posso portare via la sabbia o le conchiglie? Posso piazzare l’ombrellone e andarmene?

Ormai l’estate 2017 è arrivata e la popolazione di vacanzieri, anche solo domenicali, si divide tra i fautori della montagna e i fautori del mare.
A noi (me e Mattia) il mare piace e non poco. Così, quando riusciamo a dedicarci una giornata sotto l’ombrellone, organizziamo tutto e optiamo per la spiaggia libera o lo stabilimento, a seconda dei casi. Ieri abbiamo trascorso una bella giornata al mare, nel corso della quale abbiamo incontrato loro, le conchiglie!

Erano tante, forse anche troppe… erano distese sul bagnasciuga e erano dei colori più disparati. Nessuna uguale all’altra. Ognuna con la sua particolarità.
Ognuna un tempo era un essere a ste stante e ora?!?
Le abbiamo osservate, raccolte, lavate e sì, abbiamo riflettuto sul portarle a casa con noi… ma poi abbiamo capito e le abbiamo riposte sul fondo del mare
… così continueranno a vivere!!!
Ed ecco che mi sono chiesta: quali sono i diritti del bagnante? Senza ombra di dubbio quello alla serenità, perché le agognate vacanze che si attendono per un intero anno di stress e complicazioni certo non possono essere rovinate dal fastidioso vicino d’ombrellone che parla a voce alta, ascolta la radio a tutto volume e scuote l’asciugamano sopra il nostro lettino.
Perciò, che sia una norma di buona educazione o una disposizione legislativa, quali sono divieti ufficiali sulle spiagge? Quali le regole di buon comportamento al mare?
Insomma, alcune le abbiamo ereditate da Mamma & Papà, ma se andiamo a fondo scopriamo che esiste una base normativa che tutela le coste e gli altri bagnanti.

  • Ad esempio: è severamente vietato rimuovere conchiglie, sabbia o quant’altro dalle spiagge, pertanto si consiglia di prendere visione delle disposizioni previste dall’amministrazione comunale, al fine di NON incorrere in severe sanzioni. Il codice della navigazione prevede comunque sanzioni fino ad oltre 9.000 euro.
    Prevenire è meglio che… pagare!!! 
  • Avete presente chi piazza l’ombrellone dall’alba e poi si dedica alle faccende di casa, alla spesa, etc?!? O chi lascia l’ombrellone anche la notte per non perdere la prima fila della spiaggia libera?!? Ebbene anche questo comportamento è passibile di sanzione! Si chiama: reato di abusiva occupazione di spazio demaniale, per il quale è previsto l’arresto o l’ammenda sino a 500 e rotti euro!!
  • Falò: non esiste una norma che li vieta, ma i comuni emanano sempre più spesso disposizioni precise che li sanzionano. Ecco perché se vi recate in vacanza in una nuova località è bene andarci informati. Inoltre, alcune spiagge sono in prossimità di macchia mediterranea o campi di grano, il rischio è di provocare incendi e rischiare sanzioni ancora più severe.
  • Divieto di campeggio? Non esiste un divieto, i Comuni però, attraverso ordinanze e regolamenti locali, sempre più spesso prevedono l’assoluto divieto di campeggio in spiaggia, in altri casi lo ammettono previa autorizzazione. Non sono rari i Comuni che tramite le autorità preposte effettuano dei controlli e sanzionano chi rispetta le disposizioni. Attenzione, perché anche una tenda chiusa in pieno giorno può essere passibile di controllo, soprattutto in località della Puglia e della Sardegna.Non lasciare rifiuti sulla spiaggia, oltre ad essere passibile di sanzione, rechi un danno alla natura. Pensa che un fazzoletto di carta viene smaltito in 3 mesi, una bottiglia di vetro non si degrada mai completamente. Non spegnere e seppellire la cicca di sigaretta nella spiaggia, pensa che impiega un secolo per essere smaltita. Non dimenticate l’accendino che si decompone dai 100 ai 1000 anni.

Il mare è amico, ma è bene comunque avere un minimo di timore nell’approcciarvi. In condizioni di mare mosso evitate di fare il bagno, perciò massimo rispetto per la classica bandiera rossa che sventola nella torretta del bagnino e nelle spiagge non sorvegliate deve comunque regnare la regola del buonsenso. I cavalloni sono divertenti, ma spesso i vacanzieri stagionali non sono al corrente che in alcune spiagge della Sardegna si creano pericolosissimi mulinelli che risucchiano le persone. Evitate di mettere a rischio al Vostra salute e soprattutto quella di chi deve affrontare un salvataggio! Il mare mosso va temuto!

Non fare il bagno se non sei nelle condizioni psicofisiche congrue. Non passare bruscamente dal caldo al tuffo, l’escursione termica può essere dannosa. Che si creda o no, siamo cresciuti con le 3 ore di attesa dopo il pasto e non è mai successo nulla.

Stabilimento? Leggi sempre le disposizioni per evitare spiacevoli inconvenienti. Non dare per scontato l’uso dello shampoo sotto la doccia, l’uso dei giochi per i più piccoli, una sdraio in più o quant’altro, gli orari per svolgere specifiche attività. 

Animali spiaggia? Sono ammessi? Chieditelo! Pensa che i primi a lamentarsi e a scrivere sms o chiamare la Guardia Costiera e i vigili sono i Tuoi vicini di ombrellone. Ecco perché è preferibile leggere le ordinanze regionali o locali, il regolamento dello stabilimento, i cartelli all’ingresso della località balneare o chiedi al personale addetto. Ricorda poi che spesso i comuni autorizzano zone dove è consentito l’accesso con animali d’affezione di piccola taglia, cani e gatti e comunque non dimenticare che l’art. 2052 del codice civile sancisce che: “il proprietario di un animale o chi se ne serve per il tempo in cui lo ha in uso, è responsabile dei danni cagionati dall’animale, sia che fosse sotto la sua custodia, sia che fosse smarrito o fuggito, salvo che provi il caso fortuito.” Quindi se sai che il Tuo cane non tollera i palloni o gli schiamazzi dei bambini, forse è preferibile che rimanga a casa, al fresco.

Ricorda:

  • le spiagge sono di competenza regionale, anche se demaniali. Possono essere date in gestione e comunque l’accesso è consentito a tutti.
  • La battigia deve rimanere libera dalla concessione, ad uso di tutti e viene individuata in 5-10 metri dalla riva.
  • Inoltre, si consiglia di sfogliare le pagine del sito della Guardia Costiera dedicate ai comportamenti da tenere al mare e verificare sempre e comunque eventuali divieti in località balneari. Tenete presente che alcune località marine si ripopolano solo per 3 mesi l’anno e spesso quella è l’occasione per i Comuni di assumere nuovo personale di vigilanza che passa al setaccio l’applicazioni delle disposizioni, elevando sanzioni ai trasgressori.
  • Udite, udite: è vietato anche tuffarsi e… pescare!

E siccome: “ignorantia legis non excusat” ricordate che prevenire è meglio che … pagare (… e quindi è anch questo risparmio!!) e in alcune località della Sardegna, ad esempio, le sanzioni sono SALATISSIME!

Ma dimmi: quali sono i divieti più strani che hai riscontrato nel corso delle Tue vacanze?