Non lo nego. Ci sono delle occasioni in cui mi trovo in difficoltà tra forchette e coltelli vari, il tovagliolo, le braccia che non so come e dove posizionare e persino il pane diventa un incubo.
In altre, invece, mi sento totalmente a mio agio. Qual è il motivo?!?
Molto dipende dalle capacità della padrona di casa di rendere il pasto un’ottima occasione rilassata di buon cibo e chiacchiere, così prendo spunto da una conversazione letta in un gruppo Facebook dove si parlava in maniera animata del “lavare i piatti” mentre i commensali sono a tavola.
Partendo da questa diatriba, cosa dice il galateo? Quali sono le regole per rendere il pranzo il più possibile a dimensione ospite?
- La padrona di casa ha un ruolo fondamentale, è il cuore della casa e dell’ospitalità. Se Lei è serena e gestisce il pranzo o la cena con piglio e cordialità, senza mai assentarsi e creando della buona conversazione, gli invitati vivranno l’occasione con maggiore serenità.
- I gusti degli ospiti? Vanno rispettati, pertanto se si tratta di persone i cui gusti non si conoscono, si possono chiedere (in anticipo) delucidazioni su intolleranze e preferenze. Sta comunque il fatto che l’ospite non dovrebbe mai far notare alla padrona di casa che un piatto non è di suo gradimento e la padrona dovrebbe evitare (salvo cene a tema) pietanze eccessivamente piccanti o speziate che potrebbero non essere gradite da tutti.
- Bimbi: perché non prevedere delle pietanze adatte anche a loro? La serenità del pasto passa anche dalle loro esigenze. Inoltre, se la casa non è abitata da bambini, potrebbe essere piacevole far trovare qualche elemento di svago come un giochino regalo o programmare attività che non lo facciano sentire escluso.
- Spetta a Lei dare il via al pranzo.
- Centrotavola: decorativo, inodore, non deve invadere i posti a sedere e non deve rappresentare un ostacolo nelle conversazioni con gli invitati che fanno cucù l’uno con l’altro.
- Per la padrona di casa l’abbigliamento è sobrio, non eccessivamente elegante, ma comunque curato e agevole per destreggiarsi tra pentole, piatti e invitati. Occhio vigile sulla tavola, dove pane, acqua e vino non devono mai mancare. E’ preferibile non alzarsi continuamente, perciò predisporre una base su cui posare l’occorrente per il pranzo: antipasti, piatti e posate di ricambio, etc.
- Il suo compito è di partecipare attivamente al pasto, senza mai chiedere giudizi sui piatti o anticiparli. Si evita di far notare la tovaglia macchiata o qualsiasi altro inghippo che possa mettere in difficoltà l’ospite. Il telefono e il telefonino non devono seguirla e distrarla.
- I piatti sporchi si portano in cucina ed è scortesia lavarli mentre gli ospiti sono ancora a casa.
- Non è carino portare a tavola le pentole a meno che non si tratti della cena informale con gli amici di sempre. Ogni pietanza deve avere il suo piatto da portata.
- I piatti si tolgono solo dopo che l’ultimo commensale ha terminato di mangiare, senza battute fuori luogo e senza la fretta classica dei camerieri che devono liberare i tavoli. I piatti vanno prelevati dal lato destro.
Lavare i piatti con i commensali presenti? Dipende! Dipende dal grado di amicizia e da quanto informale è il pasto. Certo, tra amici di sempre, collaborare ed aiutare la padrona di casa nella gestione di tutte le operazioni è cosa buona e giusta, aldilà di ogni regola del galateo.
Che dici? Ho dimenticato qualcosa? Sicuramente! Aiutami con qualche altra pillola di galateo.