Una mamma, un bimbo T1 ed il suo barboncino, tra storie di vita, di creatività e pillole di diritto
risparmiare sulla spesa al mercato

Risparmiare con la spesa al mercato

Fare la spesa al mercato rionale permette di risparmiare e non poco, sia che si acquisti dal contadino che dal commerciante. Aspetto non trascurabile è poi il conoscere chi ha coltivato o prodotto un alimento che porti a tavola, creando fidelizzazione da ambo le parti e aiutando le piccole attività a mantenere vivo il lavoro.
Al mercatinoperò è bene andarci preparati, con l’occhio vigile e una buona dose di sfacciataggine (aspetto che io non ho!), per contestare eventuali differenze prezzo o pesate sbagliate, perché sì, anche il contadino qualche volta fa il furbetto, ma tante altre è talmente gentile che aggiunge un omaggio.
Il mercato rionale cittadino è ben diverso da quello di paese o meglio lo è le prime volte. In quest’ultimo i rivenditori sono pochi e conosciuti, in quello cittadino troviamo il banco del piccolo contadino e quello del commerciante.
Da chi andare? Il piccolo produttore garantisce il prodotto con un miglior rapporto risparmio/provenienza/qualità. Personalmente acquisto da entrambi poiché la scelta del contadino è spesso limitata alla sola coltivazione personale, mentre il commerciante sicuramente garantisce una scelta maggiore e, spesso, ha anche un buon banco frutta fornito che mi offre comunque un risparmio del 15/20% rispetto alla GDO.
Tutto qui? No, ecco le regole per ottenere i risultati maggiori con la spesa minore nei mercati cittadini:

  1. evitare banconote di grosso taglio, meglio portare più pezzi in banconote di piccolo taglio e una buona quantità di monete, per evitare confusione nel resto o arrotondamenti in prezzemolo e aromatiche varie, per mancanza di resto.
  2. Lista della spesa: il mercato garantisce la stagionalità e la provenienza certa del prodotto, ma qualche volta prese dalla foga di tante verdure fresche, facciamo acquisti superiori alla necessità.
  3. Giro di ricognizione: le prime volte, mai fermarsi al primo rivenditore, è bene fare tutto il percorso e controllare la merce e i prezzi. In genere i rivenditori sono raggruppati per categoria, perciò non sarà difficile ricordare chi ha il miglior rapporto qualità/prezzo. Inoltre, non dimenticare le rivendite di prodotti caseari o panificati di piccole Aziende familiari, con un risparmio consistente sulla spesa a kg.
  4. Orario: se desideri la scelta migliore allora è preferibile presentarsi nelle prime ore del mattino (8/9.00 a.m.), per risparmiare ulteriormente si va quasi a chiusura banchi (12.30/13.30), ma il rischio è di non trovare nulla o di doversi accontentare. Il risparmio c’è e soprattutto il sabato, in vista del festivo, il venditore di freschi ha tutto l’interesse di vuotare il furgone, perciò è più generoso.
  5. Individuare i banchi con maggiore afflusso di clientela, poiché la qualità è garantita dal gruppetto di Nonne e Mamme che acquistano bustoni di cime di rapa e spinaci.
  6. Controllo del peso è fondamentale per evitare fregature.
  7. Chiarezza nel conto equivale alla possibilità di capire quanto hai pagato per le arance, quanto per le uova e quanto per le banane, con un totale che deve quadrare.
  8. Controllo dello scarto non utilizzabile che incide sulla pesata e occhio vigile su cciò che finisce nel sacchetto in termini di freschezza. 
  9. Fidelizzazione: creare un rapporto con il rivenditore aiuta a garantirsi una spesa di qualità e permettere di capire se il contadino è passato prima per il mercato all’ingrosso (capita, capita!), in modo da presentare un banco più ricco;
  10. Consigli: chi meglio di chi produce può spiegarti come cucinarlo? Ho scoperto le barbe di frate grazie ad un contadino che mi istruita circa le ricette per portarle a tavola.

E Tu? Acquisti al Supermercato o al Mercato?

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