Il Santuario di San Gabriele dell’Addolorata:
luogo unico, di pace e preghiera.

Siamo a Isola del Gran Sasso. Il Santuario, o meglio il Santuario vecchio ed il nuovo, si trovano nel cuore d’Abruzzo, a qualche chilometro dall’uscita o dall’ingresso (in base al senso di marcia) dell’omonimo casello e del traforo del Gran Sasso.
Qui è dove lui, il Gigante Addormentato, veglia dall’alto, imponente e maestoso.
Se arrivi dall’autostrada, quando percorri quel tratto di A24 non puoi non rimanere affascinato da un tripudio di colori e paesaggi unici. Con lo sguardo perso tra cascate che sbucano all’improvviso nel verde cuore d’Abruzzo, chiesine che alla sera con le luci e la neve sembrano quelle di un magico villaggio natalizio, sulla destra (in direzione Val Vomano) si scorge il luogo di culto per eccellenza per noi Abruzzesi.
Sì, perché il Santuario di San Gabriele dell’Addolorata lo sbirci dal cavalcavia, ammirandolo sotto le braccia del Gigante Addormentato.
Ma dove siamo di preciso?
- Come detto, siamo ai piedi del Gran Sasso, nel comune di Isola, in provincia di Teramo. Possiamo raggiungere la destinazione da Roma o da Val Vomano, tramite l’autostrada A24 e a prescindere dal senso di percorrenza l’uscita è quella di San Gabriele.
Il percorso è trafficato?
- Nelle domeniche mattina, soprattutto in occasioni particolari (raduni, feste, pellegrinaggi, etc.) e con la bella stagione, potresti imbatterti in code chilometriche per il casello. Se sei pratico della zona, consiglio di informarti circa la situazione traffico e nel caso percorrere le strade interne per raggiungere la destinazione senza intoppi.
Chi è San Gabriele?
- Quasi mi vergogno a scriverlo, perché nella mia testa chiunque conosce il Santo dei Giovani, il Santo del Sorriso e invece non è così! Non tutti sanno di questo Ragazzo, nato ad Assisi nel 1838 e a cui apparve la Madonna per invitarlo a seguire la strada religiosa. Non tutti sanno che gli ultimi due anni di vita li trascorse nel vecchio Convento di Isola, dove morì nel 1862 a causa di una tubercolosi. Non tutti sanno che nel 1892 il suo corpo venne riesumato e da allora si annoverano continui miracoli.
Perché andare a San Gabriele?
- Per fede. Per visitare un luogo di culto importante e per comprendere la storia e i miracoli di uno dei Santi più conosciuti al mondo. Stiamo parlando del luogo di culto all’ottavo posto tra i più visitati in Italia! Ben 2 milioni di visitatori l’anno. Stiamo parlando del Santo dei 100 giorni dall’esame che ogni anno vede un numero importante di studenti recarsi con speranza e devozione in questo luogo. Stiamo parlando del Santuario dei tanti pellegrinaggi a piedi e non solo, venerato ovunque, compresa la lontana America.
Quali le caratteristiche dell’area?
- Sono presenti due Basiliche, una vecchia a cui tutti noi siamo legati e la cui progettazione risale al 1215, anno in cui arrivò San Francesco. La seconda è stata costruita in stile moderno e nel 1985 Giovanni Paolo II ha inaugurato la Cripta dove è custodito il corpo del Santo del Sorriso.
Dove poter visitare le spoglie del Santo?
- le spoglie di San Gabriele sono custodite dentro un’urna dorata, nel nuovo Santuario, in una sala preghiera esclusivamente dedicata a lui.
- Le sue spoglie sono racchiuse all’interno della statua metallica che ha le sembianze del Santo.
Abbigliamento:
- consono al luogo: evitare scollature, pantaloncini corti e simili.
Servizi:
- presenti bagni uomo, donna e per portatori di handicap vigilati e a offerta libera.
- Ampio parco alberato con panchine e fontanelle di acqua freschissima dove riposarsi e mangiare un panino con la porchetta.
- All’interno della vecchia Basilica è presente una segreteria dove poter richiedere Messe a suffragio dei cari estinti e sottoscrivere abbonamenti a L’Eco di San Gabriele.
- Parcheggi: i parcheggi fronte piazzale sono ampi, ma qualora fossero occupati puoi trovarne altri dietro i bagni, vicino al pergolato attrezzato con i tavoli. Inoltre, altri parcheggi sono presenti sulla strada per raggiungere il luogo.
Da non perdere nel Santuario Vecchio:
- la tomba di San Gabriele posizionata fronte altare, sulla destra.
- la vecchia cappelle circolare dove il Suo corpo è rimasto custodito dal 1920 e fino al trasferimento nella nuova Basilica.
- Uno sguardo all’insù per ammirare i colori unici degli affreschi della cupola.
- Al piano superiore: le sale degli ex voto con le storie di chi ha incontrato San Gabriele lungo il suo cammino.
- La camera dove è spirato, dalle cui finestre si ammira il verde del Gran Sasso.
- La sala del coro dove pregava, posizionata alla fine del percorso.
Santuario Nuovo:
- cripta di San Gabriele;
- sala benedizioni a fine ogni messa, dove vengono benedetti oggetti (ex. le chiavi dell’auto nuova o il ciuccio del bimbo);
- presepe accessibile dalla cripta;
- confessionali con una ventina di salette private.
Qual è la storia di San Gabriele e della Basilica vecchia e della nuova?
- Lascio narrare la Storia del Santo e del centro a chi ne ha competenze. Pertanto vi rinvio alla pagina Facebook a Lui dedicata e vi racconto cos’è questo luogo del cuore per me…
… per me San Gabriele è la vecchia Basilica che profuma di ricordi, culto e colori straordinari.
Dove il cero continuo ad accenderlo nel solito angolo, prima sola ed ora con il mio bimbo.
Quello che la Cappella di San Gabriele si raggiungeva in commosso silenzio. In fila lungo quel corridoio rotondo, con la solita Suora al cui controllo non c’era abbigliamento congruo o atteggiamento inappropriato che non venisse redarguito.
Il vecchio Santuario è quel velo di commozione che mi attanaglia ogni volta che mi avvicino agli ex voto, tra storie difficili di salute e di disgrazie, dove le parole del Santo sopraggiunte in sonno hanno mutato destini crudeli.
… è il ricordo di pellegrinaggi a piedi, quando dopo la benedizione in piazza, si partiva alla mezzanotte con lo zaino in spalla, percorrendo la strada da Bisenti fino al Santuario, tra scorciatoie che tagliavano il respiro, pianure, passaggi per i paesi, fino ad arrivare adrenalinici alle 5 del mattino con i muscoli indolenziti e una pace interiore unica.
Ed è quello che quando esci, se il cielo è terso, rimani affascinata dall’imponenza del Gran Sasso che sbirci tra il colonnato, grata di abitare nel cuore verde d’Italia.
… e Tu?!? Sei mai stato a San Gabriele dell’Addolorata?



Scopri il cuore verde d’Italia, leggi come organizzare le Tue vacanze in Abruzzo.