Una mamma, un bimbo T1 ed il suo barboncino, tra storie di vita, di creatività e pillole di diritto

Recensione Il Grinch 2018

Dal racconto del Dottor Seuss torna sul grande schermo quel gran brontolone solitario de Il Grinch. Nella sua veste verdissima e cattivissima dichiara guerra alla felicità della cittadina di Chi, impegnata nei preparativi del Natale. Ed è così che affiancato dal suo fidassimo, e fondamentalmente buono, cagnolino Max, progetta di rubare decorazioni, regali e magia proprio la notte della Vigilia. Dovrà, però, fare i conti con una biondina dolcissima che assieme ai suoi strampalati amici, progetta di sequestrare Babbo Natale con l’intento di conoscerlo e chiedere un regalo non per se stessa, ma per la sua Mamma.

Il Grinch 2018 è un coloratissimo film di animazione dedicato ai bambini che insegna l’importanza della felicità e del non rimanere soli. A tratti divertente, regala un finale da commozione dove il cattivo di turno, con la voce di un bravissimo Alessandro Gassman, si redime tra abbracci, sorrisi e brindisi.

A compiere l’opera di redenzione non è solo la piccola Cindy Chi Lou. Contribuiscono al progetto anche il vicino Bricklebaum dall’abitazione illuminatissima osteggiata da Il Grinch e la renna sovrappeso Fred. Assieme a tutti i cittadini di Chi insegneranno il valore della famiglia ad un Grinch nato con un cuore troppo piccino.  

Il film è prodotto dalla Illumination Entertainment mantiene alto l’interesse dei bambini grazie alla simpatia di alcuni personaggi che movimentano la trama proprio per arrivare ai 90 minuti di durata. Diretto da Yarrow Cheney e Scott Mosier, il film è basato sull’omonimo racconto del 1957 ti cui ritrae fedelmente la storia.