Una mamma, un bimbo T1 ed il suo barboncino, tra storie di vita, di creatività e pillole di diritto

Tortami a Casa: come aprire un laboratorio in casa – Jennifer Cuppone

Si può aprire un laboratorio artigianale alimentare in casa? Si possono produrre e vendere dolci fatti in casa? Cos’è una microimpresa domestica alimentare? Cos’è Tortami a casa? Chi è Jennifer Cuppone? Qual è il suo ruolo nell’Associazione IAD Italia? 
No. Non sono domande “campate in aria”.
E sì. Anche in Italia è possibile aprire un laboratorio di pasticceria in casa. Non è utopia e soprattutto nulla di contrario alla legge, anzi è la legge stessa a regolamentare questa tipologia di attività.
Ma partiamo da principio.
Ho conosciuto Jennifer Cuppone online. Lei è la dolcissima fondatrice di Tortami a Casa, un mondo colorato che profuma di zucchero, farina e creatività.

Com’è che Jennifer è riuscita ad aprire il suo laboratorio in casa.

Il suo progetto, le sue vicissitudini da NeoMamma, la sua storia mi hanno entusiasmata fin da principio. Insomma, in un’Italia nella morsa della crisi, dove aprire una pasticceria è il sogno di tanti, realizzabile per pochi. In un mondo dove l’impresa in regola si scontra con il lavoro nero. In questo mondo, scopro che esistono realtà come Tortami a Casa. Realtà costruite grazie alla caparbietà e alla passione, sfruttando le opportunità che il nostro ordinamento concede. 

Chi è Jennifer?

  • Ho 32 anni, nasco creativa e curiosa, desideravo fare tante cose nella vita, dall’architetto, alla restauratrice, la pianista, la pittrice e tutto ciò che poteva dare libero sfogo alla mia creatività.
    Sono cresciuta tra alberghi e ristoranti di tutta Milano, perché il mio papà è maitre e ho avuto la possibilità di conoscere il mondo culinario grazie a lui, un papà curioso e a cui piaceva sperimentare e provare, spesso portava a casa la ricetta dello chef dove aveva lavorato o del pasticcere che aveva conosciuto…
    Le vicissitudini della vita mi hanno portato a diventare graphic designer e responsabile marketing, per tantissimo tempo, finché mi sono accorta che, per quanto fosse un bel lavoro, molto creativo, mi teneva troppo tempo seduta a una sedia... nel frattempo sono diventata mamma.

Com’è nato Tortami a casa?

  • Dopo la maternità, come spesso accade, sono stata messa da parte dalla mia azienda, il tutto è avvenuto proprio nel momento in cui quella vita lavorativa non mi dava più soddisfazione.
    Sono rimasta a casa e mi ero data un anno per cercare una soluzione.
    Con la nascita del mio bambino avevo già provato nei 3 anni precedenti a realizzare le sue torte di compleanno provando il cake design, che avevano avuto successo. Ma non lo avevo mai considerato come una possibilità. Mio marito in primis e poi gli amici mi hanno incitato a seguire quella strada, sapevano quanto la cucina per me era una passione e quanto mi rendeva felice e il cake design poteva essere la strada giusta per unire la passione con il quale sono cresciuta e la mia creatività che aveva bisogno di trovare il suo slancio.
    Così a settembre 2015 apro la mia pagina Facebook, intanto lavoro per un breve periodo in una pasticcera, finchè a gennaio scopro la possibilità di avere un laboratorio in regola a casa mia e a giugno 2016 apro ufficialmente Tortami a casa.
    Contemporaneamente partecipo ad un concorso per imprenditoria al femminile indetto dalla Regione Lombardia, con il Comune di Rozzano e a ottobre 2016 la mia idea di laboratorio domestico vince il concorso.

Quali servizi offri? In quale territorio operi?

  • Il mio servizio di punta sono le torte personalizzate, vengono studiate e ideate completamente con il cliente. Realizzo anche buffet dolci e salati, dolci monoporzioni e biscotti personalizzati confezionati che spesso vengono utilizzati come bomboniera o regalo per le feste. Sfruttando il mio vecchio lavoro realizzo decorazioni e piccoli allestimenti per le feste.
    Opero su tutta milano, ma ho avuto clienti anche a Bergamo, Pavia e un pò dappertutto.
    Faccio anche consegne a domicilio o nel luogo della festa.

Come si può aprire un laboratorio in casa?

  • I passi da fare sono rivolgersi alla propria asl di competenza e cominciare a sondare il terreno.
    Capire se sono a conoscenza delle imprese alimentari domestiche e soprattutto come accolgono la cosa.
    Poi servono un consulente haccp, un geometra o architetto e un commercialista per sbrigare tutte le pratiche di apertura dell’attività.

Quali le difficoltà, gli ostacoli dell’aprire un laboratorio a casa?

  • L’ostacolo principale si può avere con le ASL. Il regolamento europeo, pur essendo del 2004, è stato recepito in italia nel 2007, ma poche Asl e pochi comuni sanno veramente come muoversi, soprattutto perché non è stata emanata nessuna legge a riguardo. Quindi spesso la risposta è “non è possibile, non si può fare” oppure “no assolutamente, devi avere un locale a parte”, ma le cose non stanno così!

Qual’è l’approccio del Cliente verso un laboratorio a casa. Presumo che nell’immaginario
comune venga in mente il connubio fatto in casa=spendo meno. Ma è veramente così?!?

  • Devo dire che la maggior parte dei primi clienti che ho avuto, hanno dato per scontato che lavorassi in nero, per poi rimanere stupiti dal fatto che potessero avere una ricevuta e portare le mie torte ovunque. Il connubio fatto in casa=spendo meno può essere che ci sia in qualche immaginario, ma si scontra molto con l’altro connubio, cake design=caro. A chi pensa che si risparmi ricordo che, essendo in casa, non posso fare scorte e acquistare prodotti all’ingrosso come fanno le pasticcerie, spesso spendo molto di più per la materia prima. Poi sono molto puntigliosa in questo e mi piace scegliere prodotti di una certa qualità.

Quando possiamo dire: sì, sono in grado di aprire un’attività di questo tipo? Secondo te quali elementi rappresentano un plus valore per un’attività di successo con queste caratteristiche?

  • Secondo me un elemento fondamentale è l’essere imprenditoriali, ragionare da imprenditrice.
    Non si tratta di mettersi in regola per sentirsi a posto… Si tratta di attività imprenditoriale a tutti gli effetti, non abbiamo una vetrina dove le persone passano e possono entrare a scegliere qualcosa, la nostra vetrina sono i social. Ci sono dei costi da sostenere, e bisogna sempre essere aggiornate, continuare a formarsi e rinnovarsi. Comunicare nel modo giusto per attirare la clientela. Poi ovviamente anche il caro e vecchio passaparola funziona.

Nel 2016 nasce l’Associazione IAD Italia e tu ne sei una delle fondatrici. Qual’è il ruolo di questa Associazione? Di cosa vi occupate?

  • L’Associazione nasce dalla voglia di condividere questa grandissima possibilità e nasce
    dall’unione di 6 iad, due di milano (tra cui io), una di Roma, una di Brindisi e due toscane di Firenze e Pisa.
    Io mi occupo della comunicazione sui social, della gestione delle pagine su facebook e
    instagram e di tutta la parte grafico/creativa dell’associazione. Poi ovviamente supporto anche le altre nella gestione dei contatti e delle attività di back-office.
    Abbiamo stipulato diverse collaborazioni con studi di consulenza haccp che ci consente di offrire un servizio con costi abbattuti per seguire le pratiche di apertura della iad.
    Collaboriamo con alcuni e-commerce, e vorremo trovarne anche altri, che vendono prodotti online con cui abbiamo delle scontistiche riservate agli associati.
    Abbiamo creato uno starter-kit per dare le informazioni agli associati su come si possono
    muovere e cosa devono avere per iniziare l’attività.
    Abbiamo partecipato ad alcuni eventi e vorremmo organizzarne di nostri per farci conoscere.
    Offriamo la nostra esperienza di iad già avviate per supportare chi è in procinto di aprire o ha già aperto e vuole sostenere l’Associazione.
    L’obiettivo è quello di avere numeri abbastanza elevati in modo tale da poter proporre undisegno di legge a tutela delle iad attive e di quelle future.

L’Associazione IAD Italia organizza corsi di formazione?

  • Al momento no, ma ci piacerebbe moltissimo perché ognuna di noi ha delle potenzialità e
    delle conoscenze utili anche alla formazione in diversi campi.
    Dovremmo trovare il tempo di conciliare tutto tra le nostre attività, l’associazione e la famiglia.

Dove possiamo trovarti?

  • Tortami a casa è sia su Facebook che Instagram e ho anche un sito che è www.tortamiacasa.com, ci si può iscrivere anche alla SweetLetter che è la newsletter creata da me, dove comunico le novità o i corsi in programma, e invio un calendario mensile nel quale indico ogni mese la frutta e la verdura di stagione, che trovo una cosa utile per incentivare la spesa intelligente, inoltre ogni mese una o due ricette facili con i prodotti di stagione.
  • L’associazione invece la trovate come IAD Italia su Facebook e associazione Iad Italia su
    Instagram.

Grazie Jennifer!

Scopri tutte le interviste che ho portato sul blog.

Immagini di esclusiva proprietà di Jennifer Cuppone di Tortami a Casa, utilizzate su concessione della titolare. Ogni riproduzione totale o parziale delle stesse andrà autorizzata dalla Signora Cuppone.