Una mamma, un bimbo T1 ed il suo barboncino, tra storie di vita, di creatività e pillole di diritto
viaggiare in nave con un bambino

Viaggiare in Nave con bimbo, un animale e tanto altro

Viaggiare spesso per la Sardegna implica essere continuamente intervistata da amici e parenti circa i sistemi per godersi una vacanza in Sardegna risparmiando.
Tra le domande più frequenti c’è sicuramente quella riguardo alla scelta dell‘aereo o della nave. Personalmente ho sempre risposto che tutto dipende delle singole esigenze. Se opti per un villaggio a bordo mare e non sei interessato alla vita aldilà di quel luogo, allora puoi optare per l’aereo e eventualmente per le compagnie low cost. Se invece ami girare, scoprire, visitare, allora l’auto è fondamentale poiché la Sardegna è una terra particolare dove la macchina è essenziale.

Abbiamo già visto come risparmiare sull’acquisto dei biglietti per la nave, oggi parliamo della viaggio in traghetto e delle domande più frequenti in merito alla stesso: sulla nave estiva si viggia come in quella invernale? No, l’inverno il clima è meno frenetico, più silenzioso e anche il personale è meno esigente in termini di orari in cui liberare le cabine perché non hanno i back to back tra capo e collo.

Posso portare il cane? Ma con un neonato come faccio? Cabine portatori di handicap? Possiamo viaggiare sereni con bimbi e passeggini al seguito? Meglio la traversata diurna o notturna? Nave veloce o nave tradizionale? Cabina, passaggio ponte o poltrona? Dove ceno? A che ora devo arrivare? Dove sistemano l’auto?

Ascolta me, siediti, prenditi due minuti e leggi il vadevecum di una mamma con le valigie in mano che tra aerei, aeroporti, navi e porti ha riniziato il via vai a soli 20 giorni di vita del bimbo e continua a viaggiare. Se poi, hai necessità di qualche consiglio su come risparmiare sulle vacanze in Sardegna, ho scritto un post da sarda in terra ferma che contiene strategie per limare le spese dalla scelta del mezzo di trasporto, fino alla location.

  1. Cabina, passaggio ponte o  poltrona? Se siete una coppia senza bimbi potete dedicarvi la tratta diurna in passaggio ponte, ma abituatevi all’idea della fila per il bagno e della corsa per aggiudicarsi un tavolino con due sedie. Famiglia con bimbi? Senza ombra di dubbio cabina. Ho visto famiglie che nella ressa agostana viaggiavano con neonati senza avere 2 metri liberi nella poltrona per poter cambiare il panno. I bagni dei traghetti estivi sono utilizzati e puliti senza tregua, ma comunque sono bagni a disposizione di tutti e qualche volta chi c’è stato prima di noi non ha avuto la stessa accortezza nell’utilizzo che ne facciamo noi. La cabina permette di cambiare il bimbo, allattare, dare le pappine con serenità. Inoltre “ammazzare” il tempo bighellonando per la nave comporta anche il trascorrerlo nei ponti, dove è preferibile non sostare con i bimbi per il vento forte e la pericolosità del picco sul mare. Rifletti su questi dati: in piena stagione un traghetto è capace di trasportare 2000/3000 persone e 200/300 auto, insomma direi un paese.
  2. Traversata notturna o diurna? La differenza è sostanzialmente nel prezzo e comunque, la traversata notturna permette a chi arriva da lontano di evitare levatacce da 3 del mattino con prole al seguito. La traversata notturna equivale all’arrivare all’imbarco in un orario non rovente e all’andare a dormire, per poi risvegliarsi con la vista della costa sarda.
  3. Viaggiare in inverno e viaggiare in estate: esiste una netta differenza tra le due stagioni. Quella invernale è una clientela prevalentemente di lavoratori e di chi si sposta per necessità varie. Gli spazi sono ampi, puoi goderti la TV, bere un caffè rilassato o mangiare al self service. Incrociare qualcuno nei corridoio non è raro, ma quasi. La notte trascorre in silenzio e all’arrivo in porto nemmeno ti accorgi che la nave sta per attraccare poiché il personale non freme per farti liberare la cabina un’ora e più prima dell’arrivo. In estate? Ad agosto? Scordati tutto ciò! Viaggiare nelle navi colme, facendo lo slalom tra le persone è totalmente differente. Prima di liberare la cabina, spiega al personale super indaffarato che hai un bimbo piccino e che hai necessità di trattenerti fino all’attracco e non essere cortesemente “sfrattato” un’ora prima.
  4. Imbarco: presentati un’ora prima. Se arrivi eccessivamente in anticipo, sarai il primo ad imbarcarti, ma attenderai il tempo sotto il sole cocente. I traghetti estivi sono da back to back. Allo smistamento auto, sotto la nave, chiedi di essere sistemato in un ponte facilmente accessibile in quanto presenti portatori handicap, bimbi, carrozzini, etc. e possibilmente vicino alle porte. Segnala la necessità con le 4 frecce inserite, ma sii onesto e valuta se le tue necessità possono essere meno importanti di chi realmente potrebbe trovarsi in difficoltà. Sappi che nelle traversate estive le macchine vengono stipate dentro una a filo con l’altra, con i paraurti che si sfiorano e arrivare alle porte con l’attrezzatura è da equilibristi.
  5. Portatori di handicap? No problem. All’atto dell’acquisto del biglietto, verifica la disponibilità delle cabine per questo tipo di problematiche. Sono ampie, con letti doppi o matrimoniali, senza castello. In fase di imbarco segnala l’evenienza con le 4 frecce accese in modo che il personale vi sistemi accanto ad all’entrata/uscita.
  6. Cani al seguito? I cani non sono ammessi in cabina, salvo acquisto di una cabina specifica per clienti con animali al seguito. Teoricamente gli animali andrebbero stivati nelle loro gabbie, ma obiettivamente non è il luogo in cui vorrei far sostare i miei cani, perciò è preferibile scegliere un passaggio ponte e trascorrere con loro tutta la traversata.
  7. Attrezzatura bimbi? Abbiamo portato: scalda biberon, passeggino, etc. All’interno della cabina trovi gli attacchi tradizionali per garantire il latte caldo o la pappa al piccolo ed eventualmente l’asciugacapelli è già standard sulla prima classe.
  8. Abbigliamento: consiglio quello sportivo, comodo per potersi sedere eventualmente anche a terra. Allo sbarco il primo desiderio sarà quello di farsi una doccia e lavare i capi del viaggio. Portate un giubbino poiché l’aria condizionata è in alcune compagnie da era glaciale. Sostare nei bar, nelle sale, etc. può portare ad un raffreddore ed ecco perché la cabina è il luogo più adatto per un bimbo: la temperatura si regola.
  9. Pasti: noi siamo abituati al fai da te. Self service e bar li usiamo sporadicamente per i prezzi alti e la qualità del caffè e dei cornetti mattutini che non è di nostro gradimento. Preferiamo fermarci nel primo autogrill. Attenzione: i bar e i ristoranti hanno un orario di apertura e chiusura, perciò se vi manca l’acqua non ricordartene troppo tardi. L’acqua dei rubinetti non è potabile sia chiaro!
  10. Intrattenimento: cabina o no porta qualsiasi tipo di giochino, libro, stuzzichino, colori, lettore DVD, tablet riesci a sistemare in borsa ti sarà utile, poiché che siano 5 o 10 ore, il tempo scorrerà lentamente. Spegni il telefono, poiché non sono rari i casi di crediti risucchiati non si sa come (anche se la compagnia telefonica ci ha rimborsati) per telefonate mai effettuate, anche per assenza totale di campo. Alcune navi hanno aree bimbi. 

Ricorda, infine, di non dimenticare biglietti e documenti. Ogni nave ha un medico di bordo. Fate le file con serenità: per i servizi ristorativi, per l’assegnazione delle cabine, per raggiungere il ponte, etc. Buone vacanze!